Ci sono libri che ti rimangono dentro e che, nel corso della vita, finirai per leggere e rileggere senza esserne mai sazia e trovandovi ogni volta qualcosa in più. Ecco, il libro che vi presento oggi, "La puttana del tedesco" di Giovanni d'Alessandro, è proprio uno di questi, almeno per me. L'ho cercato per mari e per monti perchè non riuscivo a trovarlo ed una volta conquistato mi sono buttata a capofitto nella lettura: è stato magico, l'ho vissuto, l'ho amato, ho pianto di dolore e di gioia. Mi sono innamorata di un libro.
Trama:
Autunno 1943, Abruzzo, conca di Sulmona. Ada è molto giovane ma è già una vedova con due bambini piccoli e, da quando ha perso il marito per malattia, si è adattata a compiere tutti i mestieri che trova, stroncandosi di fatica pur di non far mancare niente alla sua famiglia, che comprende anche i due suoceri. Ada è una donna di montagna, fiera e orgogliosa, e a volte torna sulle sue montagne per raccogliere gli orapi (verdure selvatiche che poi vende) e per sfogare le lacrime che deve nascondere in casa.
Ma c'è la guerra, e, dopo l'armistizio, le truppe tedesche si attestano sull'Appennino Centrale formando la linea Gustav. Come sempre, insieme alla guerra, arrivano i soprusi, le esecuzioni sommarie e le devastazioni causate dai bombardamenti alleati; il tedesco è il nemico da cui guardarsi, il nemico che entra nelle case violando le donne e fucilando gli uomini. In questo contesto, un giovane soldato austriaco, Helm, entra nella vita di Ada: le porta cibo, la protezione di un uomo e amore. E l'amore scoppia fortissimo, in un mondo in guerra, in un mondo che cade a pezzi, in un mondo dove non c'è più spazio per la comprensione, dove non è più possibile capire che i nemici non sono tutti uguali. Per amore del suo "tedesco" Ada sfida il pericolo e affronta e subisce l'odio della propria gente: lei è la puttana del tedesco. Ma l'amore a volte è più forte dell'odio e resiste a tutto: anche alla ritirata e alla fine della guerra. Perchè le favole, a volte, accadono anche nella vita vera.
La storia è bellissima, profondamente calata nella realtà del tempo, romantica e terribile al tempo stesso.
La guerra ha lasciato qui, sull'Appennino Tosco-Emiliano, gli stessi segni che ha lasciato in Abruzzo; è sempre stata presente nei racconti che sentivo da bambina nelle serate di "veglia", per me è una vecchia conoscenza e vorrei che certe cose non si perdessero. Vorrei essere capace di raccontare le cose accadute alle mie figlie, perchè la memoria è importante, protegge dagli errori futuri.
Per questo consiglio a tutti di leggere questo libro, in esso c'è la verità dei fatti storici e la speranza che solo l'amore può dare.
Giudizio critico : ❀❀❀❀❀
QUI gli altri suggerimenti di oggi.
Pagine
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venerdì 27 febbraio 2015
venerdì 20 febbraio 2015
Venerdì del libro - Biancaneve deve morire, Nele Neuhaus
La settimana scorsa vi ho solleticato con The Dome e ho visto che alcune sono state incuriosite. Visto che, alla fine, ho una vera e propria passione per i thriller/gialli, continuo su questo filone e vi propongo un libro che mi ha fatto fare le ore piccole un paio di anni fa: Biancaneve deve morire di Nele Neuhaus.
Ero preda dell'influenza sfociata in sinusite e di dormire non c'era proprio verso, inoltre non riuscivo proprio a smettere di leggere presa dalla foga del "devo sapere cosa succede adesso": adoro quando un libro mi fa quest'effetto!
Ma veniamo a noi. Trama:
Dopo 10 anni in cella per omicidio, finalmente le porte del penitenziario si aprono per Tobias Sortorius. Certo il ritorno al mondo non mai facile per un ex-carcerato, quindi a Tobias non resta altro che tornare al paese natale, Altenhain fra i monti del Taunus. Qui la sua famiglia possiede l'osteria del Gallo d'Oro da circa tre generazioni, ma, al suo ritorno Tobias trova una situazione drammatica: il padre è solo l'ombra di se stesso, la madre se n'è andata, l'osteria in rovina e tutto per causa sua. Nessuno in paese ha dimenticato quello che è accaduto una disgraziata sera di 10 anni prima, una sera di cui Tobias non ricorda nulla a parte il fatto di avere bevuto moltissimo in compagnia degli amici. Ricorda anche quanto amava Stefanie Schneeberger: capelli lunghi e scuri, labbra rosse e pelle candida come la Biancaneve che interpretava nella recita scolastica; per lei Tobias ha lasciato Laura, la bella del paese. Ma quella notte sono scomparse entrambe e della loro scomparsa è stato accusato proprio Tobias.
Come se il passato non bastasse a torturarlo, poco dopo il suo ritorno in paese vengono casualmente rinvenute delle ossa umane nel vicino aeroporto militare in disuso e sua madre viene spinta da un cavalcavia. Di nuovo gli occhi sono tutti su Tobias ed alla fine, quando un'altra ragazza scompare, comincia la caccia alle streghe. Oliver e Pia, i due detective incaricati di seguire il caso, lottano contro il tempo per trovare il colpevole.
Si tratta di un giallo che prende parecchio, ben strutturato; quando credi a aver capito tutto ti rendi conto che sbagliavi e il finale è abbastanza sorprendente anche se non al 100%.
Se piace il genere io lo consiglio e, nel frattempo, mi sono procurata gli altri romanzi della Neuhaus di cui ho molto apprezzatolo stile.
Giudizio critico : ❀❀❀❀
QUI i suggerimenti delle altre lettrici
Ero preda dell'influenza sfociata in sinusite e di dormire non c'era proprio verso, inoltre non riuscivo proprio a smettere di leggere presa dalla foga del "devo sapere cosa succede adesso": adoro quando un libro mi fa quest'effetto!
Ma veniamo a noi. Trama:
Dopo 10 anni in cella per omicidio, finalmente le porte del penitenziario si aprono per Tobias Sortorius. Certo il ritorno al mondo non mai facile per un ex-carcerato, quindi a Tobias non resta altro che tornare al paese natale, Altenhain fra i monti del Taunus. Qui la sua famiglia possiede l'osteria del Gallo d'Oro da circa tre generazioni, ma, al suo ritorno Tobias trova una situazione drammatica: il padre è solo l'ombra di se stesso, la madre se n'è andata, l'osteria in rovina e tutto per causa sua. Nessuno in paese ha dimenticato quello che è accaduto una disgraziata sera di 10 anni prima, una sera di cui Tobias non ricorda nulla a parte il fatto di avere bevuto moltissimo in compagnia degli amici. Ricorda anche quanto amava Stefanie Schneeberger: capelli lunghi e scuri, labbra rosse e pelle candida come la Biancaneve che interpretava nella recita scolastica; per lei Tobias ha lasciato Laura, la bella del paese. Ma quella notte sono scomparse entrambe e della loro scomparsa è stato accusato proprio Tobias.
Come se il passato non bastasse a torturarlo, poco dopo il suo ritorno in paese vengono casualmente rinvenute delle ossa umane nel vicino aeroporto militare in disuso e sua madre viene spinta da un cavalcavia. Di nuovo gli occhi sono tutti su Tobias ed alla fine, quando un'altra ragazza scompare, comincia la caccia alle streghe. Oliver e Pia, i due detective incaricati di seguire il caso, lottano contro il tempo per trovare il colpevole.
Si tratta di un giallo che prende parecchio, ben strutturato; quando credi a aver capito tutto ti rendi conto che sbagliavi e il finale è abbastanza sorprendente anche se non al 100%.
Se piace il genere io lo consiglio e, nel frattempo, mi sono procurata gli altri romanzi della Neuhaus di cui ho molto apprezzatolo stile.
Giudizio critico : ❀❀❀❀
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venerdì 13 febbraio 2015
Venerdì del libro - The dome, Stephen King
Ciao, queste ultime due settimane sono state abbastanza dure. La settimana scorsa isolati dalla neve, senza luce, acqua, telefono, sembrava di essere tornati indietro nel tempo ... beh insomma considerando che abbiamo il camino per scaldarci non è stato poi così male; senza altro da poter fare ti dedichi alla lettura, inoltre ho riesumato un vecchio walkman a pile che aveva anche la funzione radio: giusto per sentire come andavano le cose in regione. Insomma a modo suo è stata un'esperienza interessante.
Questa settimana invece è stata pesantissima: abbiamo perso una persona cara, una donna dolcissima che è stata una seconda mamma per mio marito.
Quindi, boh, forse per esorcizzare la situazione pesante oggi voglio parlarvi dell'ultimo libro che ho letto "The dome" di Stephen King.
Amo King fin da adolescente, il primo libro che ho letto è stato "Gli occhi del drago" quando avevo 12 anni, e da lì è stato amore. Certo alcuni romanzi sono un po' "forti" e ammetto che da qualche anno non riuscivo più a leggerlo per via della sua propensione ai particolari trucidi. Ma quando uno scrittore ti piace non resisti molto senza leggerlo, quindi ho ripreso con "22/11/63" e "Joyland" , che ho trovato fantastici. Ho cominciato pensare a The dome sull'onda della serie televisiva (liberamente tratta) Under the dome; pensando di scoprire come finiva la serie ho affrontato il romanzo: errore perchè l'uno non c'azzecca niente con l'altro!
Trama:
Chester's Mill è nel Maine (ovvio!) ed è una tranquilla cittadina di provincia, certo, con i suoi segreti (ovvio!) ma tranquilla. Beh almeno fino ad un giorno di ottobre, il giorno in cui una cupola invisibile ed indistruttibile cala dal cielo e circonda la città isolandola dal resto del mondo. L'isolamento forzato, i segreti, e l'aria che diventa sempre più inquinata finiranno per scatenare l'inferno.
Diciamo subito che è un romanzo corale ed io trovo che King sia magistrale quando affronta questo tipo di narrazione (vedi "Cose preziose"), quando deve descrivere le dinamiche dei piccoli paesi ha davvero un tocco da maestro. Poi certo è pur sempre il re del brivido e quindi la suspance e il dettaglio trucido ci scappano sempre, ma è il suo marchio e se io sono diventata delicata di stomaco è forse colpa della vecchiaia! In sintesi è ovvio che deve piacere il genere, ma se il Re piace, questo è decisamente un romanzo che non sbaglia il colpo e, soprattutto nella parte finale, da' decisamente il meglio di se.
Ah dimenticavo, il romanzo è nettamente superiore alla serie TV: i cattivi sono cattivissimi e i buoni non così angelici (nei romanzi di King nessuno è senza macchia), la storia è completamente diversa, anche se parte dallo stesso fatto, e sicuramente di un altro livello anche se ET alla fine spunta sempre fuori!
Giudizio critico : ❀❀❀❀ e 1/2
QUI i suggerimenti delle altre lettrici!
Questa settimana invece è stata pesantissima: abbiamo perso una persona cara, una donna dolcissima che è stata una seconda mamma per mio marito.
Quindi, boh, forse per esorcizzare la situazione pesante oggi voglio parlarvi dell'ultimo libro che ho letto "The dome" di Stephen King.
Amo King fin da adolescente, il primo libro che ho letto è stato "Gli occhi del drago" quando avevo 12 anni, e da lì è stato amore. Certo alcuni romanzi sono un po' "forti" e ammetto che da qualche anno non riuscivo più a leggerlo per via della sua propensione ai particolari trucidi. Ma quando uno scrittore ti piace non resisti molto senza leggerlo, quindi ho ripreso con "22/11/63" e "Joyland" , che ho trovato fantastici. Ho cominciato pensare a The dome sull'onda della serie televisiva (liberamente tratta) Under the dome; pensando di scoprire come finiva la serie ho affrontato il romanzo: errore perchè l'uno non c'azzecca niente con l'altro!
Trama:
Chester's Mill è nel Maine (ovvio!) ed è una tranquilla cittadina di provincia, certo, con i suoi segreti (ovvio!) ma tranquilla. Beh almeno fino ad un giorno di ottobre, il giorno in cui una cupola invisibile ed indistruttibile cala dal cielo e circonda la città isolandola dal resto del mondo. L'isolamento forzato, i segreti, e l'aria che diventa sempre più inquinata finiranno per scatenare l'inferno.
Diciamo subito che è un romanzo corale ed io trovo che King sia magistrale quando affronta questo tipo di narrazione (vedi "Cose preziose"), quando deve descrivere le dinamiche dei piccoli paesi ha davvero un tocco da maestro. Poi certo è pur sempre il re del brivido e quindi la suspance e il dettaglio trucido ci scappano sempre, ma è il suo marchio e se io sono diventata delicata di stomaco è forse colpa della vecchiaia! In sintesi è ovvio che deve piacere il genere, ma se il Re piace, questo è decisamente un romanzo che non sbaglia il colpo e, soprattutto nella parte finale, da' decisamente il meglio di se.
Ah dimenticavo, il romanzo è nettamente superiore alla serie TV: i cattivi sono cattivissimi e i buoni non così angelici (nei romanzi di King nessuno è senza macchia), la storia è completamente diversa, anche se parte dallo stesso fatto, e sicuramente di un altro livello anche se ET alla fine spunta sempre fuori!
Giudizio critico : ❀❀❀❀ e 1/2
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