In occasione della puntata al mare di fine estate, mi sono buttata sul cartaceo con questo romanzo comprato online "sulla fiducia" visto che le recensioni non erano delle più entusiasmanti.
Invece a me è piaciuto ed ho trovato la trama per nulla banale come invece i più asserivano.
Catherine Ravenscroft non riesce più a dormire da quando, durante il trasloco nella nuova casa, un libro è misteriosamente comparso fra le sua cose. Non si riesce a capire da dove sia arrivato, ma quel libro parla di lei; di lei e di un lontano pomeriggio in cui è accaduto qualcosa, qualcosa che Catherine ha imposto a se stessa di dimenticare. E pensare che Catherine avrebbe già abbastanza a cui pensare: un matrimonio che si tiene a galla per inerzia, un figlio che la respinge e che è a sua volta problematico. Ma questo lo sa solo Catherine; agli occhi del mondo la sua vita è perfetta: un lavoro di successo come documentarista, un marito premuroso, un figlio che ha trovato un lavoro (magari non proprio il lavoro dei sogni) e sembra aver superato il suo momento difficile, una bella casa nuova. E adesso quel libro che la ossessiona e che comincia ad aprire una crepa nella facciata di perfezione della sua vita. Chi può sapere qualcosa che nessuno al mondo dovrebbe sapere? Cosa vuole da lei? Catherine comincia ad indagare e piano piano capisce chi può essere ad avercela tanto con lei.
Ci sono molti modi di mistificare la verità e, a volte, si può fare anche in buona fede, convinti di essere nel giusto. Questo romanzo tratta di questo: le molte facce della verità. Non sempre le cose sono come sembrano e prima di trarre conclusioni da fatti circostanziali sarebbe opportuno indagare più a fondo o quantomeno concedere il beneficio del dubbio. Ma, in realtà, tutti tendiamo a saltare alle conclusioni e a puntare il dito contro il colpevole.
Ma la realtà è un'altra cosa.
Scritto bene e con una trama interessante e dolorosamente realistica. Lo consiglio comunque come lettura leggera.
GIUDIZIO CRITICO: ❀❀❀
Grazie ad Homemademamma per l'iniziativa ed i suggerimenti di oggi
Pagine
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venerdì 28 settembre 2018
venerdì 21 settembre 2018
VdL - Open La mia storia, Andre Agassi
Benritrovate care amiche!
Quando si tratta di letture, io non sono molto il tipo da biografie specialmente se narrate dal protagonista della storia. Meno che meno se si tratta di biografie di sportivi forse anche perché non seguo assiduamente nessuno sport. Ovviamente si sono le debite eccezioni. Il tennis è uno sport che mi ha sempre affascinato, da ragazzina ho anche un po' giocato e quando Agassi era all'apice della sua carriera avevo l'età in cui un vago interesse per lo sport nasce in tutti, anche nei più refrattari come me! Inoltre ho letto un gran bene di questo libro, quindi ho pensato che era arrivata la sua ora.
Non sono rimasta delusa. Si tratta di una bella biografia, raccontata bene e molto particolare.
Anzitutto la prima cosa che Agassi ci tiene a dirci è che odia il tennis! Ha sempre odiato il tennis! Nonostante ciò o forse proprio per questo (leggetelo e lo scoprirete) Agassi è stato uno dei tennisti più longevi.
Si parte dall'infanzia, a Las Vegas, con un padre autoritario ed irascibile che ha deciso che Andre deve diventare il numero uno del tennis mondiale. Allenamenti massacranti, pressione psicologica, iscrizione ad una strana scuola-collegio sportivo in Florida e via, verso il successo, ma con calma e passando da tante tante tante sconfitte.
Bello lo scavo psicologico che Agassi riesce a fare su se stesso, su come alla fine il suo più temibile avversario fosse la propria insicurezza, la propria rabbia, la propria paura di perdere.
Ne esce il ritratto di una sportivo forte e fragile al tempo stesso, una persona sensibile, aperta verso il prossimo fino all'ingenuità, una bella persona.
Intorno a lui un mondo, quello dello sport, che non perdona nessuno sbaglio, nessuna caduta di stile e che giudica ogni tua mossa, ogni sorriso, ogni parola. Che ti cuce addosso un personaggio, che magari non sei tu, ma te lo tieni cucito finché non esci dal giro e magari, alla fine, fingi di esserlo quel personaggio perché è quello che si aspettano da te.
Devo proprio dirlo, un bel libro. Mi sono ritrovata a cercare su YouTube i filmati degli incontri di cui Agassi racconta, alcuni di questi hanno fatto la storia del tennis.
Consiglio senza dubbio di leggerlo!
GIUDIZIO CRITICO: ❀❀❀❀
le altre letture consigliate oggi le trovate su Homemademamma, promotrice di quest'iniziativa.
Quando si tratta di letture, io non sono molto il tipo da biografie specialmente se narrate dal protagonista della storia. Meno che meno se si tratta di biografie di sportivi forse anche perché non seguo assiduamente nessuno sport. Ovviamente si sono le debite eccezioni. Il tennis è uno sport che mi ha sempre affascinato, da ragazzina ho anche un po' giocato e quando Agassi era all'apice della sua carriera avevo l'età in cui un vago interesse per lo sport nasce in tutti, anche nei più refrattari come me! Inoltre ho letto un gran bene di questo libro, quindi ho pensato che era arrivata la sua ora.
Non sono rimasta delusa. Si tratta di una bella biografia, raccontata bene e molto particolare.
Anzitutto la prima cosa che Agassi ci tiene a dirci è che odia il tennis! Ha sempre odiato il tennis! Nonostante ciò o forse proprio per questo (leggetelo e lo scoprirete) Agassi è stato uno dei tennisti più longevi.
Si parte dall'infanzia, a Las Vegas, con un padre autoritario ed irascibile che ha deciso che Andre deve diventare il numero uno del tennis mondiale. Allenamenti massacranti, pressione psicologica, iscrizione ad una strana scuola-collegio sportivo in Florida e via, verso il successo, ma con calma e passando da tante tante tante sconfitte.
Bello lo scavo psicologico che Agassi riesce a fare su se stesso, su come alla fine il suo più temibile avversario fosse la propria insicurezza, la propria rabbia, la propria paura di perdere.
Ne esce il ritratto di una sportivo forte e fragile al tempo stesso, una persona sensibile, aperta verso il prossimo fino all'ingenuità, una bella persona.
Intorno a lui un mondo, quello dello sport, che non perdona nessuno sbaglio, nessuna caduta di stile e che giudica ogni tua mossa, ogni sorriso, ogni parola. Che ti cuce addosso un personaggio, che magari non sei tu, ma te lo tieni cucito finché non esci dal giro e magari, alla fine, fingi di esserlo quel personaggio perché è quello che si aspettano da te.
Devo proprio dirlo, un bel libro. Mi sono ritrovata a cercare su YouTube i filmati degli incontri di cui Agassi racconta, alcuni di questi hanno fatto la storia del tennis.
Consiglio senza dubbio di leggerlo!
GIUDIZIO CRITICO: ❀❀❀❀
le altre letture consigliate oggi le trovate su Homemademamma, promotrice di quest'iniziativa.