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venerdì 16 giugno 2017

VdL - Un mondo altrove, Barbara Kingsolver

Lo ammetto: ci ho messo un sacco di tempo a finire il libro di cui vi parlo oggi. Ma non perché sia brutto. E' che a certo punto s'intoppa.
Ma cominciamo dal principio.
Si tratta di un'autobiografia fittizia, nel senso che il personaggio principale è assolutamente di fantasia, ma perfettamente e precisamente calata nella realtà del tempo. Si parla della giovinezza e della vita dello scrittore Harrison William Sheperd, di padre americano e di madre messicana; all'età di dodici anni viene portato dalla madre (che divorzia dal marito) a vivere in Messico. Questa è senza dubbio la parte più bella del libro, quella ambientata ad Isla Pixol, dove Sheperd trascorre gli anni più belli della sua fanciullezza e dove un giorno scopre una "lacuna". Si tratta di un cenote, una pozza d'acqua profondissima nel mezzo della giungla, il fondo ricoperto di ossa umane e collegata al mare da un canale subacqueo che viene ritmicamente sommerso dalle maree. La scoperta lo elettrizza, ma non ci sarà una seconda volta perché prima della luna successiva la madre lascerà Isla Pixol alla volta di Città del Messico. Qui comincia la "seconda vita" di Sheperd, una vita che lo porterà di nuovo negli Stati Uniti e poi ancora in Messico come cuoco in casa di Frida Kahlo e Diego Riveira, anche questa una parte molto bella della storia. In seguito alle simpatie comuniste della coppia finirà a servizio presso l'esule russo Lev Trockij, onestamente la parte meno coinvolgente del racconto, anzi francamente un po' soporifera, è qui che mi sono intoppata!
Alla morte di Trockij però la storia riparte e porta il nostro eroe negli Stati Uniti durante i tristi giorni della seconda guerra mondiale. Sheperd si stabilirà a Asheville e realizzerà il suo sogno di scrivere libri che parlino della storia delle antiche popolazioni messicane, massacrate dai conquistadores spagnoli. Raggiunge la notorietà ed un certo benestare, ma sopraggiunge poi, dopo il conflitto mondiale, il periodo del Maccartismo. Anche Sheperd finisce in mezzo alla "caccia alle streghe" a causa del suo passato in Messico e le cose per lui volgono al peggio. Ci sarà una svolta finale di cui non vi parlo perché onestamente è il "colpo di genio" del romanzo e non ve lo voglio rovinare. E' stato veramente interessante leggere e finalmente capire cosa fosse il Maccartismo negli Stati Uniti, mi ha chiarito le idee su alcuni avvenimenti che non avevo ben compreso. 
Nel complesso un libro scritto bene e molto interessante. Ho potuto approfondire le mie conoscenze su un Paese che non conosco molto, il Messico, decisamente affascinante! Inoltre ho approfondito anche un periodo storico di cui ero superficialmente informata. Insomma io lo consiglio, nonostante non sia di facile lettura. 


Giudizio critico : ❀❀❀❀
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3 commenti:

  1. Sembra interessante, l'ho segnato. Vediamo quando riuscirò a leggerlo.

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  2. Ciao Manu! Confesso che non mi attira molto, almeno attualmente, questa lettura da te proposta...forse perchè come dici tu stessa si capisce che è bella impegnativa e più che mai in estate faccio fatica proprio fisicamente a impegnarmi troppo, nonchè di riflesso anche mentalmente. Ma più in là, non si sa mai...terrò presente il titolo comunque.

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