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venerdì 2 marzo 2018

VdL - Io non ricordo, Stefan Merrill Block

Il libro di oggi propone un argomento difficile e doloroso, l'Alzheimer. Probabilmente ognuno di noi ha visto gli effetti di questa terribile malattia su un proprio caro o almeno su un conoscente; è quello che tipicamente ci si augura di non dover mai affrontare nella vita, per se stessi e per i propri famigliari.
Anche in questo caso l'argomento mi ha portata a fare un piccolo approfondimento della materia. Nel libro si parla di una variante particolare, l'Alzheimer familiare a esordio precoce EOA-023che di fatto non esiste, è una variante fittizia creata ad arte dall'autore per avere il pretesto di narrarne la patogenesi dal caso 0 fino al protagonista del racconto.
Di fatto comunque esistono due tipi di forme di Alzheimer: quelle sporadiche e quelle familiari. Quelle sporadiche sono la maggioranza e compaiono in un solo membro della famiglia; quelle familiari sono il 25% e si ripresentano in diversi membri della stessa famiglia. Le forme familiari, a loro volta, so distinguono in forme a esordio tardivo e forme a esordio precoce ogni forma con una miriade di sottotipi; per ognuno di essi esiste un marcatore genetico. L'aspetto più tremendo delle forme a esordio precoce è che l'età in cui si cominciano ad avere i primi sintomi varia dai 28 ai 60 anni!
La storia è composta dalla narrazione di due storie destinate poi a fondersi tra loro.
Nella prima l'io narrante è Seth, un giovane nerd quindicenne, introverso, timido e ipersensibile, la cui madre comincia a dare i primi segni di una strana confusione mentale: dimentica prima piccole cose, dove stanno gli oggetti di casa o appuntamenti importanti, per arrivare a vagare di notte per casa insonne in cerca di certezze che piano piano la mente le sottrae. Alla fine il marito è costretta a ricoverarla, in seguito ad una brutta caduta, e qui viene loro detto della tremenda malattia che affligge la donna. La prognosi è inesorabile. Mentre il marito affoga nell'alcool ed in History Channel la propria impotenza, Seth decide di studiare il più a fondo possibile la malattia con lo scopo di dedicare la sua vita alla ricerca di una cura. Leggendo vari testi scopre che trattasi di una malattia familiare; ma Seth non sa assolutamente nulla della famiglia di sua madre, lei non ha mai voluto parlarne. Per trovare i suoi parenti perduti, Seth si mette alla ricerca di tutti i malati di EOA-023 del Texas.
Il narratore della seconda storia invece è Abel, un vecchio contadino gobbo che vive in una fattoria diroccata e fatiscente in un piccolo paese nel nord del Texas. Abel parla del proprio passato, di Mae, suo grande unico disperato amore nonché moglie del suo fratello gemello Paul. Negli anni del secondo conflitto mondiale Paul viene chiamato alle armi mentre Abel viene riformato perché storpio. In quegli anni scoppia la passione fra Abel e Mae, passione che sfocia nella nascita di una bambina, bambina che, con uno stratagemma vecchio quanto il mondo, viene spacciata per figlia del legittimo marito.
Fra le altre cose Abel narra di Isadora. Isadora è una città immaginaria, protagonista dei racconti di sua madre, una specie di Eldorado dove gli abitanti vivono senza bisogni e soprattutto senza memoria. La pace di Isadora risiede proprio in questo, la memoria di tutto ciò che è stato, nel bene ma anche nel male, viene cancellata una volta che si sono varcati i suoi cancelli. A Isadora esiste solo il presente.
Abel è un uomo anziano che ha conosciuto tutte le sofferenze che la vita riserva; Seth è un giovane uomo costretto a crescere più in fretta, la malattia della madre e l'incontro con gli altri malati si Alzheimer a esordio precoce lo cambieranno profondamente, risvegliando in lui un'empatia ed una capacità di comprensione che non immaginava di possedere. Di fatto Seth finirà per prendere in mano le redini della propria famiglia e salvare tutti dal tracollo che una malattia del genere avrebbe causato. Fra l'altro lo stesso Seth potrebbe aver ereditato il gene malato!
E' un bel libro, gli effetti della malattia non vengono enfatizzati dal punto di vista clinico, ma soprattutto si cerca di sottolineare l'aspetto emotivo. Da parte dei famigliari, vedere il proprio caro dimenticare un pezzo di identità alla volta fino a rimanere un guscio vuoto che, alla fine, dimenticherà come respirare. Per i malati lo smarrimento della propria coscienza che si frantuma, sapendo benissimo di cosa si tratta perché si è già visto il proprio padre o la propria madre cadere in quel baratro. Tutto ciò che rimane per loro è, infine, l'approdo al regno di Isidora.



Giudizio critico : ❀❀❀❀
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