Dalla quarta di copertina di questo breve romanzo cito testualmente
"Una storia d'amore e di dolore, in cui si ride a crepapelle e si piange disperatamente, che parla del nostro tempo, delle nostre scelte, della possibilità di capovolgere il proprio futuro."
vi dico la verità, io non ho riso neanche un po', mi sono arrabbiata caso mai, ma ... accidenti se ho pianto...
La vicenda è ambientata ad Adeago, provincia di Bergamo, nel periodo fra il 19 Febbraio ed il 22 Marzo del 2020 ... avete già capito no? Covid-19 anzi allora era ancora e solo il coronavirus, covid-19 lo abbiamo chiamato da lì in avanti. Diciamo che un po' me lo aspettavo di stare male. data la vicinanza temporale dei fatti, ma non di ritrovarmi a singhiozzare durante la descrizione della morte in solitudine dei primissimi sfortunati malati. Lì ho capito quanto profondamente mi abbia segnato questa tragedia: l'urlo incessante delle sirene, gli ospedali allo stremo costretti a scegliere chi salvare e chi lasciare al proprio destino, la dolente fila dei camion dell'esercito che escono dalla città nel cuore della notte col loro carico di dolore...
Credo che la nostra generazione non potrà mai dimenticare quelle immagini, quei giorni di paura ed angoscia... è difficile anche scriverne... potrei riempire pagine così come potrei scrivere solo due parole sopraffatta dall'immensità di quello è successo.
Per cui lasciamo spazio al libro che, per fortuna, parla anche della vita che scorreva parallela ed inconsapevole a fianco della tragedia. Abbiamo un pugno di protagonisti: Raymond un poliziotto disilluso, Beatrice infermiera che s'inventa un malanno per sfuggire ai pericoli del Pronto Soccorso, Regina una professoressa annoiata dalla professione e quattro delinquenti Jacques, Unghienere, il Piscione e il Prete. Il capo è Jacques, marito di Regina e fratello di Raymond, l'unico "studiato" del gruppo, spietato e inflessibile; il Prete Sasà, chiamiamolo imprenditore del sesso, ha l'idea di buttarsi sul commercio delle mascherine ... da qui parte tutto ed una storia di fantasia cerca di dare spiegazioni a mille fatti imperdonabili accaduti in quelle zone in quei primi giorni di pandemia.
Di nuovo la quarta di copertina ci avverte che "Nel momento più buio, uomini e donne che pensavano di non avere più niente da chiedere o da perdere si troveranno di fronte l'occasione per riscattare una vita spenta."
In questa tragedia immensa chiamata Covid-19 ci saranno i sommersi ed i salvati; ci sarà chi troverà, forse troppo tardi, il senso della vita, chi si riscatterà da un'esistenza trascorsa a chinare la testa, chi avrà un ultimo sussulto d'orgoglio e deciderà d'immolarsi facendo la cosa giusta e, forse, salvando migliaia di vite. E ci sarà chi morirà o sopravviverà, non si sa, nello squallore della propria anima priva d'ideali e compassione.
Leggetelo questo libro, non solo perché i proventi vanno in beneficenza, ma perché è un libro che tiene accesa la memoria. Io comprendo il bisogno di ricominciare a vivere, anch'io ce l'ho, ma, come per tutte le grandi tragedie collettive, sono convinta che non dobbiamo dimenticare troppo in fretta la lezione dataci da questi lunghi giorni di prigionia.
GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀❀
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