Cosa posso scrivere di questo romanzo che ho finito da 5 minuti ed ho ancora gli occhi umidi dalla commozione?
Che parla troppo vicino al mio cuore? Che mi sento come Elizabeth Zott? Che vorrei essere Elizabeth Zott? Che capisco, comprendo, ho vissuto ogni frustrazione, ogni moto di ribellione anche se non sono vissuta nell'America degli anni '60? Che sono una chimica, che ho studiato, faticato, amato il mondo della chimica, ma che non ho mai avuto la possibilità di farne il mio lavoro? Dovrei parlare di tutte le porte che ho ricevuto in faccia, dei "no, stiamo cercando altro" quando altro voleva solo dire uomo? Qualcuno me l'ha anche detto chiaro e tondo...
Dirò che questo è un libro per me bellissimo, con una protagonista straordinaria, personaggi secondari originali e divertenti. Elizabeth Zott è una donna che è stata spesso messa a terra dalla vita, ma si è rialzata ed è andata avanti a testa alta, forte del suo sapere e forte delle sue certezze. Elizabeth mi ha insegnato molto e soprattutto mi ha messo un tarlo in testa e farlo tacere sarà dura: posso ancora cambiare il mio mondo.
"Ricordatevi: la chimica è cambiamento. Il coraggio è alla base del cambiamento e il cambiamento è ciò a cui siamo chimicamente destinati."
Giudizio personale: 4,5/5
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