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venerdì 25 maggio 2012

Platone - "La Repubblica"

"Quando un popolo,divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi,sono dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo;
che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato;
che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui;
che i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo nè rispetto per nessuno.
In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia."

Platone da "La repubblica" libro VIII

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