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lunedì 31 dicembre 2012
mercoledì 28 novembre 2012
Credo ...
"Credo nelle rovesciate di Bonimba,e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono del campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre decenti con lui almeno finchè non si sta in piedi.
Credo che non sia tutto qui, però prima di credere qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecentomila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose.
Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n'roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perchè comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
Credo che per credere, certi momenti, ti serva molta energia."
da Radio Freccia
mercoledì 21 novembre 2012
mercoledì 7 novembre 2012
sogni
"Non tutti gli uomini sognano allo stesso modo,coloro che sognano di notte nei ripostigli polverosi della loro mente, scoprono al risveglio la vanità di quelle immagini, ma quelli che sognano di giorno sono uomini pericolosi perchè può darsi che recitino i loro sogni ad occhi aperti per attuarli"
da I sette pilastri della saggezza - Lawrence d'Arabia
martedì 16 ottobre 2012
mercoledì 10 ottobre 2012
Niente
"C'è una bella parola: niente. Non pensare a niente."
Heinrich Böll, Opinioni di un clown
Dio, come mi piacerebbe riuscire a farlo ... a volte, solo a volte, sarebbe bellissimo...
giovedì 4 ottobre 2012
Ciao...
lunedì 1 ottobre 2012
Balla Vale!
Fra un'ora prima lezione di danza della mia piccina ... non si sa come andrà, ma francamente già mi vien da ridere!
giovedì 27 settembre 2012
lunedì 27 agosto 2012
" Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile parlare dei fantasmi di una mente.
Vedi cara, tutto quel che posso dire è che cambio un po' ogni giorno e che sono differente.
Vedi cara, certe volte sono in cielo come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Vedi cara, certe crisi son soltanto segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire.
Vedi cara, certi giorni sono un anno, certe frasi sono un niente che non serve più sentire.
Vedi cara, le stagioni ed i sorrisi son denari che van spesi con dovuta proprietà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Non capisci quando cerco in una sera un mistero d'atmosfera che è difficile afferrare.
Quando rido senza muovere il mio viso, quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare.
Quando sogno dietro a frasi di canzoni, dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Non rimpiango tutto quello che mi hai dato, che son io che l'ho creato e potrei rifarlo ora.
Anche se tutto il mio tempo con te non dimentico perché questo tempo dura ancora.
Non cercare in un viso la ragione, in un nome la passione che lontano ora mi fa.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Tu sei molto anche non sei abbastanza e non vedi la distanza che è fra i miei pensieri e i tuoi.
Tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco, tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi.
Io cerco ancora, e così non spaventarti quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua.
Sii contenta della parte che tu hai, ti do quello che mi dai, chi ha la colpa non si sa.
Cerca dentro per capir quello che sento, per sentir che ciò che cerco non è il nuovo, libertà!
Vedi cara è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già."
Vedi cara, tutto quel che posso dire è che cambio un po' ogni giorno e che sono differente.
Vedi cara, certe volte sono in cielo come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Vedi cara, certe crisi son soltanto segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire.
Vedi cara, certi giorni sono un anno, certe frasi sono un niente che non serve più sentire.
Vedi cara, le stagioni ed i sorrisi son denari che van spesi con dovuta proprietà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Non capisci quando cerco in una sera un mistero d'atmosfera che è difficile afferrare.
Quando rido senza muovere il mio viso, quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare.
Quando sogno dietro a frasi di canzoni, dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Non rimpiango tutto quello che mi hai dato, che son io che l'ho creato e potrei rifarlo ora.
Anche se tutto il mio tempo con te non dimentico perché questo tempo dura ancora.
Non cercare in un viso la ragione, in un nome la passione che lontano ora mi fa.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Tu sei molto anche non sei abbastanza e non vedi la distanza che è fra i miei pensieri e i tuoi.
Tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco, tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi.
Io cerco ancora, e così non spaventarti quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua.
Sii contenta della parte che tu hai, ti do quello che mi dai, chi ha la colpa non si sa.
Cerca dentro per capir quello che sento, per sentir che ciò che cerco non è il nuovo, libertà!
Vedi cara è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già."
mercoledì 22 agosto 2012
"Nell'età delle commozioni il cuore non basta a reggere la spinta del sangue. Il mondo intorno è poco in confronto alla grandezza che si allarga in petto. E' l'età in cui una donna deve ridursi alla taglia piccola del mondo. Un urto dentro di lei le fa credere di non farcela, troppa violenza ci vuole per ridursi.
E' l'età rischiosa. Le donna hanno un'esaltazione fisica che noi non possiamo conoscere. Noi ci possiamo esaltare per una donna, loro si esaltano per la forza contenuta dentro. E' una energia antica delle sacerdotesse che custodivano il fuoco."
giovedì 9 agosto 2012
... nobody knows, what's gonna happen tomorrow ...
WHAT HAPPENS TOMORROW - Duran Duran
Child, don't you worry
It's enough your growing up in such a hurry
Brings you down, the news they sell ya
To put in your mind that all mankind is a failure
But nobody knows
What's gonna happen tomorrow
We try not to show
How frightened we are
If you love me, I'll protect you
However I can
You've got to believe
It'll be alright in the end
Fighting because we're so close
There are times we punish those who we need the most
Though we can't wait for a saviour
Only got ourselves to blame for this behaviour
And nobody knows
What's gonna happen tomorrow
We try not to show
How frightened we are
Would seem lonely
If you were the only
star in the night?
You've got to believe
It'll be alright in the end
You've got to believe
It'll be alright again
Time is a ribbon, a silent icy river (froze us all)
Running deep, deep and fast
Enough to get lost down in the flow
Crashing around
These tiny lives mean everything
And nobody knows
What's gonna happen tomorrow
So don't let go
Now we've come this far
Hold my hand please
Understand me
You're never alone
We've got to believe
It'll be alright in the end
(Nobody knows)
You've got to believe
It'll be alright my friend
Da, da, da, da
And yes we believe
It'll be alright again
(Nobody knows)
TRAD:
Bambino non preoccuparti
basta, stai crescendo troppo in fretta
sei depresso dalle storie che ti raccontano
per metterti in mente che tutta l\'umanità è un fallimento
ma nessuno sa cosa accadrà domani
cerchiamo di non far vedere quanto siamo spaventati
se me lo permetterai ti proteggerò in tutti i modi
devi credere che tutto andrà bene alla fine
devi credere che tutto andrà bene una volta ancora
lottiamo perchè siamo vicini
a volte facciamo più male alle persone di cui abbiamo più bisogno
No, non possiamo aspettare un Salvatore
possiamo solo biasimare noi stessi per questo comportamento
ma nessunio sa (nessuno sa)
cosa accadrà domani
cerchiamo di non far vedere quanto siamo spaventati
soffriresti di solitudine se fossi l\'unica stella in cielo nella notte
devi credere che tutto andrà bene alla fine
devi credere che tutto andrà bene una volta ancora
ma nessunio sa cosa accadrà domani
(nessuno sa)
non mollare adesso che siamo andati così lontano
Tieni la mia mano per favore, cerca di capire che non siamo soli
dobbiamo credere che tutto andrà bene alla fine
(nessuno sa)
dobbiamo credere che tutto andrà bene amico mio
(non mollare)
sì, tutto andrà bene una volta ancora
(non mollare)
Child, don't you worry
It's enough your growing up in such a hurry
Brings you down, the news they sell ya
To put in your mind that all mankind is a failure
But nobody knows
What's gonna happen tomorrow
We try not to show
How frightened we are
If you love me, I'll protect you
However I can
You've got to believe
It'll be alright in the end
Fighting because we're so close
There are times we punish those who we need the most
Though we can't wait for a saviour
Only got ourselves to blame for this behaviour
And nobody knows
What's gonna happen tomorrow
We try not to show
How frightened we are
Would seem lonely
If you were the only
star in the night?
You've got to believe
It'll be alright in the end
You've got to believe
It'll be alright again
Time is a ribbon, a silent icy river (froze us all)
Running deep, deep and fast
Enough to get lost down in the flow
Crashing around
These tiny lives mean everything
And nobody knows
What's gonna happen tomorrow
So don't let go
Now we've come this far
Hold my hand please
Understand me
You're never alone
We've got to believe
It'll be alright in the end
(Nobody knows)
You've got to believe
It'll be alright my friend
Da, da, da, da
And yes we believe
It'll be alright again
(Nobody knows)
TRAD:
Bambino non preoccuparti
basta, stai crescendo troppo in fretta
sei depresso dalle storie che ti raccontano
per metterti in mente che tutta l\'umanità è un fallimento
ma nessuno sa cosa accadrà domani
cerchiamo di non far vedere quanto siamo spaventati
se me lo permetterai ti proteggerò in tutti i modi
devi credere che tutto andrà bene alla fine
devi credere che tutto andrà bene una volta ancora
lottiamo perchè siamo vicini
a volte facciamo più male alle persone di cui abbiamo più bisogno
No, non possiamo aspettare un Salvatore
possiamo solo biasimare noi stessi per questo comportamento
ma nessunio sa (nessuno sa)
cosa accadrà domani
cerchiamo di non far vedere quanto siamo spaventati
soffriresti di solitudine se fossi l\'unica stella in cielo nella notte
devi credere che tutto andrà bene alla fine
devi credere che tutto andrà bene una volta ancora
ma nessunio sa cosa accadrà domani
(nessuno sa)
non mollare adesso che siamo andati così lontano
Tieni la mia mano per favore, cerca di capire che non siamo soli
dobbiamo credere che tutto andrà bene alla fine
(nessuno sa)
dobbiamo credere che tutto andrà bene amico mio
(non mollare)
sì, tutto andrà bene una volta ancora
(non mollare)
giovedì 2 agosto 2012
Il silenzio dopo l'aria esplosa
Oggi è il 2 Agosto. Una data che per Bologna pesa come un macigno.
Il 2 Agosto 1980 accadde qualcosa che cambiò per sempre il volto di questa città, bella ed operosa, crocevia di mille strade e destini.
Forse non tutti sanno che Bologna viene da sempre definita la "cerniera" d'Italia. Questo perchè è un punto di passaggio quasi obbligato per il traffico che si sposta da nord a sud e viceversa. La stazione di Bologna era allora ed è ancora oggi uno snodo cruciale. In soldoni questo vuol dire che è sempre frequentatissima, in tutte le stagioni. Se poi consideriamo che 30 anni fa le persone usavano il treno molto più facilmente dell'automobile (vuoi perchè spesso c'era 1 sola auto in famiglia, vuoi perchè si era abituati a spostarsi in treno molto più che in auto) potrete immaginare quante persone quella calda mattina d'agosto affollassero la stazione.
Quello che accadde in molti lo ricordano.
Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna.
Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d'aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell'azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L'esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario.
Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere.
Per chi non fosse ancora nato o semplicemente non lo ricordasse, affido la narrazione alle parole di Loriano Macchiavelli, autore bolognese:
La reazione della città fu rapida ed organizzata: nelle ore successive si trasformò in una macchina di assistenza per vittime, sopravvissuti e famigliari.
E' rimasta impressa nelle menti di tutti l'immagine dell'autobus usato per i trasporto dei defunti: il numero 37. L'autobus numero 37 a tuttoggi copre il persorso fra la Stazione Cantrale e l'Ospedale Sant'Orsola dove ha sede l'Istituto di Medicina Legale.
La reazione degli abitanti fu immediata e forte
A quel punto comiciò una delle indagini più difficili della storia giudiziaria italiana.
L'iter giudiziario, fra depistaggi, menzogne e logge massoniche, non è qui riassumibile. Chi è interessato potrà trovarne una descrizione piuttosto dettagliata nel sito dell'Associazione Familiari Vittime della strage alla stazione.
Nei fatti, però, i mandanti non sono mai stati identificati.
Così scrive Libero Mancuso nella prefazione al libro di Macchiavelli:
Se qualcuno volesse saperne di più, consiglio, oltre al sito sopra citato, il film - documento "Il trentasette - Memorie di una città ferita" scaricabile in rete ed il romanzo ampiamente citato in questo post.
Aggiungo una piccola interessante informazione su questo romanzo.
Pubblicato il 28 maggio 1990 venne ritirato dalla circolazione 7 giorni dopo a causa della denuncia di uno degli imputati del processo d'appello che si riconobbe e si ritenne diffamato. L'autore attese un anno e mezzo prima di sapere del proprio destino. Tutto perchè una storia inventata, anche se fortemente radicata nella realtà, aveva dato più fastidio di un'inchiesta giornalistica. A rigor di logica avrebbe dovuto essere il contrario. In fondo, un romanzo è solo un romanzo ....
Il 2 Agosto 1980 accadde qualcosa che cambiò per sempre il volto di questa città, bella ed operosa, crocevia di mille strade e destini.
Forse non tutti sanno che Bologna viene da sempre definita la "cerniera" d'Italia. Questo perchè è un punto di passaggio quasi obbligato per il traffico che si sposta da nord a sud e viceversa. La stazione di Bologna era allora ed è ancora oggi uno snodo cruciale. In soldoni questo vuol dire che è sempre frequentatissima, in tutte le stagioni. Se poi consideriamo che 30 anni fa le persone usavano il treno molto più facilmente dell'automobile (vuoi perchè spesso c'era 1 sola auto in famiglia, vuoi perchè si era abituati a spostarsi in treno molto più che in auto) potrete immaginare quante persone quella calda mattina d'agosto affollassero la stazione.
Quello che accadde in molti lo ricordano.
Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna.
Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d'aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell'azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L'esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario.
Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere.
Per chi non fosse ancora nato o semplicemente non lo ricordasse, affido la narrazione alle parole di Loriano Macchiavelli, autore bolognese:
"La nube di fumo nascose la stazione e fece buio attorno.
Buio sulla città.
All'esplosione seguì un silenzio innaturale di morte.
La vita si fermò per un istante e per tutti.
Poi per alcuni riprese, ma fu in un incubo. Per altri non tornò.
Non tornò per ottantacinque persone." da Strage - di Loriano Macchiavelli
La reazione della città fu rapida ed organizzata: nelle ore successive si trasformò in una macchina di assistenza per vittime, sopravvissuti e famigliari.
E' rimasta impressa nelle menti di tutti l'immagine dell'autobus usato per i trasporto dei defunti: il numero 37. L'autobus numero 37 a tuttoggi copre il persorso fra la Stazione Cantrale e l'Ospedale Sant'Orsola dove ha sede l'Istituto di Medicina Legale.
"Si vedeva passare un autobus, era un autobus bicolore quello dell'ATC per intenderci, era quello della linea 37. Ma ... aveva ... così, aveva qualcosa di strano quest'autobus della linea 37; beh, intanto di solito non passa di qua. No. E poi, che cosa sono quelle tendine bianche? No ma non sono tendine. Sono ... sì sono lenzuola." dal film-documento "Il trentasette"
La reazione degli abitanti fu immediata e forte
"4 agosto 1980, lunedì: sciopero!
La gente scese in piazza,in tutte le piazze d'Italia.
E a Bologna, per un giorno, le vetrine di una città grassa e disperata, opulenta e triste, non ebbero spettatori.
Dai comizi che si tennero nelle piazze, partirono le richieste di 'fare luce';.
5 agosto 1980: la voragine che la bomba aveva lasciato nella sala d'attesa di seconda classe, alla stazione, era dinanzi agli occhi del mondo. Lo sgombero delle macerie l'aveva rivelata e in pochi minuti si era riempita di fiori.
I famigliari delle vittime si ripresero i corpi:-Questo Stato non è degno neppure di seppellire i nostri morti, - aveva gridato una donna che nella strage aveva perduto due congiunti. E rifiutò di stringere la mano al Presidente della Replubblica. Scandalo?
6 agosto 1980: nella chiesa di San Petronio erano allineate soltanto otto delle ottantacinque bare che avrebbero dovuto asserci.
Il Presidente della Repubblica pianse sulla piccola bara bianca di Angela (ndr. Angela Fresu, 3 anni, la vittima più piccola).
In piazza Maggiore la gente fischiò i pochi uomini politici che avevano avuto il coraggio di presentarsi a commemorare. Gli altri, quelli che non erano venuti di persona, inviarono telegrammi di solidarietà.
Le parole dei politicanti si persero nella rissa.
Migliaia di persone vennero a gridare il proprio sdegno a uno Stato incapace. Non gridarono solo per il dolore." da Strage - Loriano Macchiavelli
A quel punto comiciò una delle indagini più difficili della storia giudiziaria italiana.
L'iter giudiziario, fra depistaggi, menzogne e logge massoniche, non è qui riassumibile. Chi è interessato potrà trovarne una descrizione piuttosto dettagliata nel sito dell'Associazione Familiari Vittime della strage alla stazione.
Nei fatti, però, i mandanti non sono mai stati identificati.
Così scrive Libero Mancuso nella prefazione al libro di Macchiavelli:
"Trent'anni, ma ancora non è stata fatta luce completa sui mandanti della strage, finora tenuti al riparo dai giudici attraverso le trame intossicanti di falsi servitori dello Stato ed effettivi servitori di trame piduiste. [...] Macchiavelli ci fornisce la dimostrazione che la realtà in Italia è in grado di competere con le più ardite fantasie letterarie. Che qui da noi nulla è impossibile e tutto può accadere, perchè tutto è già accaduto."
Se qualcuno volesse saperne di più, consiglio, oltre al sito sopra citato, il film - documento "Il trentasette - Memorie di una città ferita" scaricabile in rete ed il romanzo ampiamente citato in questo post.
Aggiungo una piccola interessante informazione su questo romanzo.
Pubblicato il 28 maggio 1990 venne ritirato dalla circolazione 7 giorni dopo a causa della denuncia di uno degli imputati del processo d'appello che si riconobbe e si ritenne diffamato. L'autore attese un anno e mezzo prima di sapere del proprio destino. Tutto perchè una storia inventata, anche se fortemente radicata nella realtà, aveva dato più fastidio di un'inchiesta giornalistica. A rigor di logica avrebbe dovuto essere il contrario. In fondo, un romanzo è solo un romanzo ....
lunedì 30 luglio 2012
5 metri di mondo
"Tutti gli esseri viventi - uomini e animali - creano intorno a se una sorta di 'spazio magico': perlopiù si tratta di un cerchio con un raggio di cinque metri. Ciascuno di noi presta attenzione a ciò che si trova al suo interno, indipendentemente dal fatto che siano persone o tavoli o telefoni o vetrine, e si impegna per mantenere il controllo sul piccolo mondo che ha plasmato.
I maghi, invece, guardano sempre più lontano. Ampliano questo 'spazio magico' e cercano di controllare molte più cose. E' quello che definiscono guardare l'orizzonte"
Paulo Coehlo - Le Valchirie
Provate a farci caso e scoprirete che è vero, il nostro sguardo tende a non spingersi quasi mai oltre un ambito molto ristretto. Provate poi a guardare l'orizzonte e concentratevi su quello che sentite. Per quel che mi riguarda io provo calma, come se dentro di me qualcosa si ampliasse, come se vedessi di più.
martedì 10 luglio 2012
Marmellata day!
Essendo stata omaggiata di una pingue cassetta di prugne, oggi mi sono dedicata alla confezione di marmellata, per l'appunto di prugne.
Ma perchè certi alberi da frutto devono elargire i loro preziosi dono proprio d'estate? Quando la temperatura è già altissima e la tua cucina si traforma in una "fucina" a furia di far viaggiare i fornelli a tutto spiano?
Comunque, disagi a parte, è una soddisfazione riempire vasetti di cibi genuini!
PS: nei vasetti marmellata di prugne ma anche di pesche + albicocche; in pentola un esperimento: marmellata di prugne alla cannella e chiodi di garofano!
Ma perchè certi alberi da frutto devono elargire i loro preziosi dono proprio d'estate? Quando la temperatura è già altissima e la tua cucina si traforma in una "fucina" a furia di far viaggiare i fornelli a tutto spiano?
Comunque, disagi a parte, è una soddisfazione riempire vasetti di cibi genuini!
PS: nei vasetti marmellata di prugne ma anche di pesche + albicocche; in pentola un esperimento: marmellata di prugne alla cannella e chiodi di garofano!
martedì 3 luglio 2012
lunedì 2 luglio 2012
martedì 26 giugno 2012
Schegge di memoria
Lo so: con sta storia del terremoto in Emilia sto diventando pesante.
E' che la tristezza annoia. Davvero, non è che lo dico per criticare. E' la pura e semplice verità. Lo so da anni ormai.
Volevo solo dire due cose sul concerto di ieri sera. Quindi musica, roba da divertirsi eh.
A me è piaciuto. Una strana accozzaglia di generi diversi e a volte poco compatibili: proprio quello che mi piace! Un'occasione per aiutare e per salutare il caro vecchio Lucio Dalla (che se lo meritava di essere salutato come si deve).
Sarà che bene o male i cantanti emiliani (e romagnoli vah) mi piacciono tutti un po' (chi più chi meno), ma mi è sembrata una bella prova.
Stamattina leggevo sulle notizie della grande assenza di Vasco ... mah ... secondo me la nuda verità è che Vasco sta male. Dovunque si possa stare male. Su FB scrive cose strane, polemiche difficili da comprendere. E i concerti non li fa perchè, così penso io, non ce la fa.
Eh ... caro Vasco, quanti anni sono passati da quando ti incontravamo in disco (sì perchè Zocca è qui ad un tiro di schioppo) e tu ci stavi da Dio perchè lì eri sicuro che tutti ti conoscevano ma nessuno ti cagava. Chissà se pensavi che era bello poter essere uno qualunque ogni tanto?
Va beh, cmq a parte lui, il grande assente (?) ieri sera mi sono resa conto una volta di più che sto viaggiando a pieno regime verso "l'età di mezzo". Quando l'ho capito? Quando ho visto entrare Luca Carboni ... decisamente sono passati per lui e per noi i giorni del "Fisico Bestiale"; a proposito io l'avrei cantata ieri sera, ci stava come il cacio sui maccheroni
"ci vuole un fisico bestiale, per resistere agli urti della vita, a quel che leggi sul giornale, e certe volte anche alla sfiga"
ammazza, più attuale di così!
Invece ci siamo fatti in vena con Luca che, per l'appunto "si buca ancora", ma "Mare mare" è sempre bella e poi ragazzi la mente galoppava cavolo, che ogni canzone c'ha una storia nella mia testa ... e ... è per quello che capisci che il tempo è passato davvero. Cioè io "Mare mare" la cantavo che andavo alle superiori e quando la sentivo in macchina e diceva "sto accelerando e adesso ormai ti prendo" io acceleravo davvero e mi pareva di sentire l'odore del mare. Che a 18 anni il mare te lo sogni tutto l'anno.
E "l'anno che verrà" ... quella volta che la cantammo alla festa di fine anno al liceo, stonate come galline ... oddio ... da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che ha ancora il video di quella performance, orrore!
E "Chicco e Spillo" che dopo tanti anni non ho ancora capito come va' a finire: muoiono o li arrestano?
E poi ancora più indietro con "Chiedi chi erano i Beatles", che quando l'ho sentita la prima volta avevo 15 anni come la ragazzina della canzone e mi veniva da ridere perchè IO lo sapevo chi erano i Beatles.
E alla fine "Rumore" che risale ad un tempo così lontano che ne ho solo una vaga memoria: una bambina che scuoteva la testa fino a scapicollarsi urlando "nana, nananana rumore rumore!"
Insomma scusate alla fine per questapippa sega
masturbazione mentale, ma ho concluso che è bello avere delle cose da
ricordare (micca per niente il mio più grande terrore è che mi venga
l'Alzhaimer).
E allora grazie per i 2,5 milioni di euro che, speriamo, arrivino a destinazione in tempi non borbonici, e grazie per i ricordi che mi avete regalato.
E adesso, un cadeau, un Fisico Bestiale per tutti che ci serve accome!
Luca Carboni - Ci vuole un fisico bestiale
E' che la tristezza annoia. Davvero, non è che lo dico per criticare. E' la pura e semplice verità. Lo so da anni ormai.
Volevo solo dire due cose sul concerto di ieri sera. Quindi musica, roba da divertirsi eh.
A me è piaciuto. Una strana accozzaglia di generi diversi e a volte poco compatibili: proprio quello che mi piace! Un'occasione per aiutare e per salutare il caro vecchio Lucio Dalla (che se lo meritava di essere salutato come si deve).
Sarà che bene o male i cantanti emiliani (e romagnoli vah) mi piacciono tutti un po' (chi più chi meno), ma mi è sembrata una bella prova.
Stamattina leggevo sulle notizie della grande assenza di Vasco ... mah ... secondo me la nuda verità è che Vasco sta male. Dovunque si possa stare male. Su FB scrive cose strane, polemiche difficili da comprendere. E i concerti non li fa perchè, così penso io, non ce la fa.
Eh ... caro Vasco, quanti anni sono passati da quando ti incontravamo in disco (sì perchè Zocca è qui ad un tiro di schioppo) e tu ci stavi da Dio perchè lì eri sicuro che tutti ti conoscevano ma nessuno ti cagava. Chissà se pensavi che era bello poter essere uno qualunque ogni tanto?
Va beh, cmq a parte lui, il grande assente (?) ieri sera mi sono resa conto una volta di più che sto viaggiando a pieno regime verso "l'età di mezzo". Quando l'ho capito? Quando ho visto entrare Luca Carboni ... decisamente sono passati per lui e per noi i giorni del "Fisico Bestiale"; a proposito io l'avrei cantata ieri sera, ci stava come il cacio sui maccheroni
"ci vuole un fisico bestiale, per resistere agli urti della vita, a quel che leggi sul giornale, e certe volte anche alla sfiga"
ammazza, più attuale di così!
Invece ci siamo fatti in vena con Luca che, per l'appunto "si buca ancora", ma "Mare mare" è sempre bella e poi ragazzi la mente galoppava cavolo, che ogni canzone c'ha una storia nella mia testa ... e ... è per quello che capisci che il tempo è passato davvero. Cioè io "Mare mare" la cantavo che andavo alle superiori e quando la sentivo in macchina e diceva "sto accelerando e adesso ormai ti prendo" io acceleravo davvero e mi pareva di sentire l'odore del mare. Che a 18 anni il mare te lo sogni tutto l'anno.
E "l'anno che verrà" ... quella volta che la cantammo alla festa di fine anno al liceo, stonate come galline ... oddio ... da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che ha ancora il video di quella performance, orrore!
E "Chicco e Spillo" che dopo tanti anni non ho ancora capito come va' a finire: muoiono o li arrestano?
E poi ancora più indietro con "Chiedi chi erano i Beatles", che quando l'ho sentita la prima volta avevo 15 anni come la ragazzina della canzone e mi veniva da ridere perchè IO lo sapevo chi erano i Beatles.
E alla fine "Rumore" che risale ad un tempo così lontano che ne ho solo una vaga memoria: una bambina che scuoteva la testa fino a scapicollarsi urlando "nana, nananana rumore rumore!"
Insomma scusate alla fine per questa
E allora grazie per i 2,5 milioni di euro che, speriamo, arrivino a destinazione in tempi non borbonici, e grazie per i ricordi che mi avete regalato.
E adesso, un cadeau, un Fisico Bestiale per tutti che ci serve accome!
Luca Carboni - Ci vuole un fisico bestiale
martedì 12 giugno 2012
Consumisti in crisi!
"Corso di sopravvivenza per consumisti in crisi"- Lia Celi
PS: non so voi, ma io adoro l'ironia di questa donna!
da "Insieme" n° di Giugno 2012:
- Non illuderti: non riuscirai mai a riprodurre a casa il makeup che ti ha fatto il visagista in profumeria. Nemmeno se compri gli stessi prodotti che ha usato lui.
- Sei single e cerchi un buon partito? Lascia perdere le discoteche e frequenta i negozi fai-da-te, dove vanno gli uomini che amano la casa, e all'occorrenza sanno aggiustarla risparmiando...
- Nei negozi di intimo si vendono SOLO reggiseni imbottiti o col ferretto. Non è contemplato che una donna sia soddisfatta delle tette come gliele ha fatte madre Natura.
- Ci tieni alla tranquillità? Non comprare un divano bianco. Si sporca già nella tua mente, figuriamoci in salotto. Un divano fantasia è meno chic, ma più adatto agli esseri viventi.
- Sorella, ricordati che sei biodegradabile. Ma i tuoi assorbenti no.
- Se a cambiare i bimbi fossero i padri, sarebbe stato inventato da un pezzo un farmaco che inibisce la defecazione nel neonato finchè non ha l'età per usare il water.
- Perdiamo il nostro partner in un centro commerciale. Dopo quanto ce ne accorgiamo?
- Nessuno uomo ci chiederebbe fedeltà dopo il primo appuntamento. I negozi invece ci propongono la cartà fedeltà già al primo acquisto e ci fanno raccontare tutto di noi su un modulo. Romantici eh?
- Non diffidiamo dei negozi cinesi. Sono gli unici posti dove si compre a buon mercato una bandiera italiana. Fatta in Cina naturalmente.
- Ci vestiamo tutti in modo scontato. Non perchè il nostro stile sia banale, ma perchè l'abbigliamento a prezzo pieno ormai è introvabile. E poi, francamente, chi lo comprerebbe?
PS: non so voi, ma io adoro l'ironia di questa donna!
giovedì 7 giugno 2012
lunedì 4 giugno 2012
venerdì 1 giugno 2012
mercoledì 30 maggio 2012
"Dove sarà pianto e stridore di denti"
La finestra è aperta e sento i rumori di una serena giornata di primavera qui in "quasi" montagna.
Ma non posso fermarmi ad ascoltare senza che il mio pensiero voli più lontano, dall'altra parte della mia bellissima e amata regione. Laggiù è dolore, sofferenza e perdita.
E nessuno oggi avrà voglia di ascoltare gli uccellini che cantano, perchè per questi la vita continua non molto diversa da prima, ma per gli esseri umani no.
Di nuovo la terra ha tremato. Fortissimo. Di nuovo sirene, ambulanze, tremito incontrollabile, angoscia per chi non è a casa a per chi c'è.
Poche lacrime credo, che di quelle ormai non ce n'è più. C'è solo sfinimento.
Guardo le immagini della mia terra ferita, della mia gente che soffre privata di tutto ciò che aveva, e penso che Dio ha chiuso gli occhi su di noi. Nella mia ingenuità di donna comune, penso che l'abbiamo proprio fatto incazzare da tanto siamo diventati creature orrende e che ci ha abbandonati al nostro destino. E sia quel che sia.
Poi penso anche che non so dove sia Dio, ma so che ci siamo noi: persone qualsiasi ma con la volontà e la forza di aiutare i nostri fratelli di pianura. E allora eccoci qui col cellulare in mano a mandare l'SMS al 45500 e a sperare che quei due euro arrivino davvero a chi ne ha bisogno; ecci qui a raccogliere di tutto, dai vestiti alle saponette perchè là non è rimasto proprio niente. E vorremmo portargliele noi queste cose, e stringere mani in silenzio cercando di dare forza a chi forza più non ha.
Emilia mia devi rialzarti. Ne hai viste tante ... hai visto guerre, invasori, inondazioni e tempeste ...
Devi rialzarti anche stavolta. Noi ci siamo. Sei la nostra terra, la nostra casa. Siete la nostra gente. Non vi abbandoniamo.
"Emilia - Morandi, Dalla, Guccini"
Ma non posso fermarmi ad ascoltare senza che il mio pensiero voli più lontano, dall'altra parte della mia bellissima e amata regione. Laggiù è dolore, sofferenza e perdita.
E nessuno oggi avrà voglia di ascoltare gli uccellini che cantano, perchè per questi la vita continua non molto diversa da prima, ma per gli esseri umani no.
Di nuovo la terra ha tremato. Fortissimo. Di nuovo sirene, ambulanze, tremito incontrollabile, angoscia per chi non è a casa a per chi c'è.
Poche lacrime credo, che di quelle ormai non ce n'è più. C'è solo sfinimento.
Guardo le immagini della mia terra ferita, della mia gente che soffre privata di tutto ciò che aveva, e penso che Dio ha chiuso gli occhi su di noi. Nella mia ingenuità di donna comune, penso che l'abbiamo proprio fatto incazzare da tanto siamo diventati creature orrende e che ci ha abbandonati al nostro destino. E sia quel che sia.
Poi penso anche che non so dove sia Dio, ma so che ci siamo noi: persone qualsiasi ma con la volontà e la forza di aiutare i nostri fratelli di pianura. E allora eccoci qui col cellulare in mano a mandare l'SMS al 45500 e a sperare che quei due euro arrivino davvero a chi ne ha bisogno; ecci qui a raccogliere di tutto, dai vestiti alle saponette perchè là non è rimasto proprio niente. E vorremmo portargliele noi queste cose, e stringere mani in silenzio cercando di dare forza a chi forza più non ha.
Emilia mia devi rialzarti. Ne hai viste tante ... hai visto guerre, invasori, inondazioni e tempeste ...
Devi rialzarti anche stavolta. Noi ci siamo. Sei la nostra terra, la nostra casa. Siete la nostra gente. Non vi abbandoniamo.
"Emilia - Morandi, Dalla, Guccini"
venerdì 25 maggio 2012
Platone - "La Repubblica"
"Quando un popolo,divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere a
capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad
ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste
dei sempre più esigenti sudditi,sono dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo;
che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato;
che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui;
che i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo nè rispetto per nessuno.
In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia."
Platone da "La repubblica" libro VIII
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo;
che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato;
che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui;
che i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo nè rispetto per nessuno.
In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia."
Platone da "La repubblica" libro VIII
mercoledì 23 maggio 2012
23 Maggio 1992
"Per la bandiera - Stadio"
Vent'anni fa avevo 18 anni. Avevo grandi ideali e credevo ancora che si potesse migliorare il mondo. I giovani come me avevano anche grandi esempi; fra questi c'erano Giovanni Falcone a Paolo Borsellino.
La mafia aveva fatto molto paura, ma con loro, noi ragazzi giovani fiduciosi ed ingenui, eravamo convinti di riuscire a fare qualcosa per cambiare il nostro Paese. Non sono parole vuote: ci credevamo davvero.
E quella mattina il mio grido riecheggiò nella casa allarmando mia madre e facendola accorrere. "L'hanno ammazzato. No.No.No!"
Quel giorno, l'ho capito dopo, è morto un pezzettino, il primo, della mia anima idealista. Altri l'avrebbero seguito.
Oggi, dopo vent'anni, posso solo pensare che abbiamo perso una grande opportunità.
E comunque grazie a tutti coloro che sono morti per aver cercato la giustizia e la verità. L'hanno fatto per noi.
"Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi?
Fino a quando mi nasconderai il tuo volto?
Fino a quando nell’anima mia addenserò pensieri,
tristezza nel mio cuore tutto il giorno?
Fino a quando su di me prevarrà il mio nemico?
Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi,
perché non mi sorprenda il sonno della morte,
perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!»
e non esultino i miei avversari se io vacillo.
Ma io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato."
dal Libro dei Salmi - Salmo 13 - letto il giorno del funerale di Giovanni Falcone, della moglie e degli agenti della scorta
Vent'anni fa avevo 18 anni. Avevo grandi ideali e credevo ancora che si potesse migliorare il mondo. I giovani come me avevano anche grandi esempi; fra questi c'erano Giovanni Falcone a Paolo Borsellino.
La mafia aveva fatto molto paura, ma con loro, noi ragazzi giovani fiduciosi ed ingenui, eravamo convinti di riuscire a fare qualcosa per cambiare il nostro Paese. Non sono parole vuote: ci credevamo davvero.
E quella mattina il mio grido riecheggiò nella casa allarmando mia madre e facendola accorrere. "L'hanno ammazzato. No.No.No!"
Quel giorno, l'ho capito dopo, è morto un pezzettino, il primo, della mia anima idealista. Altri l'avrebbero seguito.
Oggi, dopo vent'anni, posso solo pensare che abbiamo perso una grande opportunità.
E comunque grazie a tutti coloro che sono morti per aver cercato la giustizia e la verità. L'hanno fatto per noi.
"Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi?
Fino a quando mi nasconderai il tuo volto?
Fino a quando nell’anima mia addenserò pensieri,
tristezza nel mio cuore tutto il giorno?
Fino a quando su di me prevarrà il mio nemico?
Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi,
perché non mi sorprenda il sonno della morte,
perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!»
e non esultino i miei avversari se io vacillo.
Ma io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato."
dal Libro dei Salmi - Salmo 13 - letto il giorno del funerale di Giovanni Falcone, della moglie e degli agenti della scorta
lunedì 21 maggio 2012
Show must go on .... or not
Stamattina sono molto amareggiata.
Questo fine settimana è stato segnato da due fatti ugualmente gravi: l'attentato di Brindisi ed il terremoto in Emilia.
Per chi ancora non lo sapesse io ci vivo in Emilia, quindi ... quello che vedo è una ferita al cuore. Io e la mia famiglia il terremoto non l'abbiamo sentito, ma conoscenti ci hanno raccontato che si è sentito molto bene anche da noi. Per fortuna sia mia zia e i miei cugini che stanno a Bologna che i parenti di mio padre che vivono ad Altedo (a non molti km da Ferrara) stanno bene. Ma soprattutto questi ultimi sono terrorizzati. Hanno dormito tutti fuori stanotte, non perchè le loro case non fossero sicure (per fortuna sono tutte recenti) ma perchè la paura è tanta e la terra continua a tremare.
Ci hanno detto che tutte le case coloniche (le case dei contadini costruite nel secolo scorso o prima ma comunque tuttoggi abitate da moltissime famiglie) sono o crollate o gravemente lesionate.
180 scosse in 24 ore: provate a immaginare cosa può significare, provate ad immaginare di sentirle tutte!
E poi, diciamolo, il danno terribile al patrimonio artistico.
Provate a pensare cosa significa veder crollare qualcosa che è lì da secoli ... il castello estense, la torre di Finale ... tutte le chiese, i palazzi municipali (quasi tutti in palazzi d'epoca), i centri storici...
... e 4000 sfollati ....
...gente comune costretta a dormire nelle palestre, sotto le tende o nella propria auto per non lasciare incustodita la propria casa.
Dall'altra parte la mano chi ancora non si sa chi che colpisce la cosa più preziosa che ognuno ha: i propri figli.
Non lo so ... oggi è un giorno pieno di amarezza. Non ho nemmeno la forza di fare della polemica sugli organi d'informazione che danno spazio solo a quello che gli fa più comodo .... ci sono tragedie che fanno più notizia di altre e questo, francamente, mi fa solo schifo.
La nostra società sta crollando, e non da oggi. La natura ci ricorda che siamo solo granelli di sabbia nell'universo e non i padroni di tutto.
Siamo stanchi, sono stanca; vorrei solo che le mie figlie avessero una speranza, ma sinceramente non ne sono sicura.
Questo fine settimana è stato segnato da due fatti ugualmente gravi: l'attentato di Brindisi ed il terremoto in Emilia.
Per chi ancora non lo sapesse io ci vivo in Emilia, quindi ... quello che vedo è una ferita al cuore. Io e la mia famiglia il terremoto non l'abbiamo sentito, ma conoscenti ci hanno raccontato che si è sentito molto bene anche da noi. Per fortuna sia mia zia e i miei cugini che stanno a Bologna che i parenti di mio padre che vivono ad Altedo (a non molti km da Ferrara) stanno bene. Ma soprattutto questi ultimi sono terrorizzati. Hanno dormito tutti fuori stanotte, non perchè le loro case non fossero sicure (per fortuna sono tutte recenti) ma perchè la paura è tanta e la terra continua a tremare.
Ci hanno detto che tutte le case coloniche (le case dei contadini costruite nel secolo scorso o prima ma comunque tuttoggi abitate da moltissime famiglie) sono o crollate o gravemente lesionate.
180 scosse in 24 ore: provate a immaginare cosa può significare, provate ad immaginare di sentirle tutte!
E poi, diciamolo, il danno terribile al patrimonio artistico.
Provate a pensare cosa significa veder crollare qualcosa che è lì da secoli ... il castello estense, la torre di Finale ... tutte le chiese, i palazzi municipali (quasi tutti in palazzi d'epoca), i centri storici...
... e 4000 sfollati ....
...gente comune costretta a dormire nelle palestre, sotto le tende o nella propria auto per non lasciare incustodita la propria casa.
Dall'altra parte la mano chi ancora non si sa chi che colpisce la cosa più preziosa che ognuno ha: i propri figli.
Non lo so ... oggi è un giorno pieno di amarezza. Non ho nemmeno la forza di fare della polemica sugli organi d'informazione che danno spazio solo a quello che gli fa più comodo .... ci sono tragedie che fanno più notizia di altre e questo, francamente, mi fa solo schifo.
La nostra società sta crollando, e non da oggi. La natura ci ricorda che siamo solo granelli di sabbia nell'universo e non i padroni di tutto.
Siamo stanchi, sono stanca; vorrei solo che le mie figlie avessero una speranza, ma sinceramente non ne sono sicura.
lunedì 14 maggio 2012
Fuoco
"Il Fuoco è l'elemento della volontà,
della trasformazione e della passione.
E' il simbolo del desiderio, dell'energia creatrice e dell'impulso vitale,
del potere, della motivazione e della forza di volontà,
ma anche della seduzione e della sensualità.
Il Fuoco è frutto di un'energia potente, di una volontà fulminea.
Per questo si lega all'istinto e all'intuizione.
Non si arresta davanti ad ostacoli, esitazioni o timori.
Agisce e si propaga con estrema velocità.
Il Fuoco può essere distruttore o rigeneratore.
La sua presenza è simbolo di distruzione per una rinascita.
Accendere una fiamma è anche propiziare la nascita di una speranza.
Sia come sia, racchiude la forza vitale e la sua presenza è essenziale
per la vita, per la luce e il calore.
Il Fuoco riscalda o arde, dà conforto o distrugge,
a seconda di quanto vicino o lontano co poniamo da lui
e da come lasciamo che si esprima.
E' nel calore di un bacio, ma è anche l'anima
di un'arma di distruzione.
Portiamo il Fuoco nell'anima, ed è grazie a lui che siamo vivi."
da L'ultima risposta di Einstein
mercoledì 9 maggio 2012
lunedì 7 maggio 2012
Acqua
"L'Acqua è l'elemento dell'emozione e del subcosciente.
Simboleggia l'amore, i sentimenti positivi, l'amicizia,
il perdono, la compassione, la generosità, la dedizione,
l'apertura del cuore, l'allegria e la fede.
A lei appartengono le passioni, il dolore e il piacere
dei sentimenti, i timori e gli aneliti, le speranze e gli scoraggiamenti,
l'esoterico e ciò che è proprio della sfera psichica.
L'Acqua è l'elemento essenziale nei rituali di purificazione e fertilità.
Senza l'Acqua non ci sarebbe vita. L'Acqua la contiene e la trasmette.
E' l'elemento del cuore.
Il sangue è liquido e le lacrime sono composte d'Acqua,
una composizione che varia in funzione dell'allegria
o della tristezza che si esprime in loro."
giovedì 3 maggio 2012
Aria
"L'Aria è l'elemento che simboleggia la mente, l'ispirazione
e l'immaginazione.
E' l'energia del pensiero, la riflessione, il linguaggio,
la comunicazione e l'intelligenza.
Si tratta del secondo elemento meno denso dopo il Fuoco.
La sua scarsa materialità la rende governatrice
del mondo delle idee.
E' l'elemento dei filosofi, dei ricercatori e dei genii
che vivono immersi nelle astrazioni.
L'Aria ci dà la vita, e attraverso di lei si trasmette la parola
che racchiude i concetti.
Occupa un vuoto apparente che è pieno di idee,
parole e aspirazioni.
Contiene il ricordo della vita passata
e le aspettative di quella futura."
lunedì 30 aprile 2012
Terra
La Terra è l'elemento del corpo e della stabilità,
simboleggia il nostro posto nel mondo,
la materia che ci fornisce nutrimento e protezione.
Racchiude, se la lavoriamo, la prosperità in potenza.
La Terra è la più densa delle forme di energia
tra tutti gli elementi.
In lei si riuniscono la perseveranza, il sacrificio, la tenacia,
l'obiettività, l'affidabilità, la solidità, la pazienza, la cautela,
la sobrietà, i principi della semina e del raccolto che generano
la ricchezza.
E' il nostro nido e destino:
nasciamo dalla Terra e a lei torniamo.
Siamo polvere di stelle incarnata sulla Terra.
Siamo, dunque, Terra viva,
frammenti di un Universo
che prende coscienza di sé, sulla Terra.
domenica 22 aprile 2012
"Eravamo nello stesso amore, in quel momento - non abbiamo fatto altro, per anni. La sua bellezza, i suoi pianti, la mia forza, i suoi passi, il mio pregare - eravamo nello stesso amore.
La sua musica, i miei libri, i miei ritardi, i suoi pomeriggi da sola - eravamo nello stesso amore.
L'aria in faccia, il freddo nelle mani, le sue dimenticanze, le mie certezze - eravamo nello stesso amore."
Emmaus - Alessandro Baricco
venerdì 13 aprile 2012
"Non si può mai sapere cosa si deve volere perchè si vive una vita soltanto e non si può ne' confrontarla con le vite precedenti, ne' correggerla nelle vite future [...]
Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perchè non esiste alcun termine di paragone. L'uomo vive ogni cosa subito, per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza avere mai provato."
M. Kundera
sabato 7 aprile 2012
Sei
"Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro"
martedì 3 aprile 2012
"E poi lentamente, molto lentamente, dimentichi. Le persone, quelle che sembravano indelebili sbiadiscono a poco a poco. Dimentichi. Li dimentichi tutti quanti. Persino quelli che dicevi di amare e quelli che amavi veramente. Sono gli ultimi a scomparire. E una volta che hai scordato abbastanza, puoi amare qualcun altro."
G. Zevin
lunedì 2 aprile 2012
E ci ricasco!
E ci ricasco sì! Ci ricasco nel contest! Sì perchè la mia carissima amica Batù mi ha di nuovo invitata a fare da giudice per il suo nuovo contest di cucina.
Visto che la volta scorsa mi sono divertita un sacco ho prontamente accettato la sua proposta.
Quindi, insomma, pertecipate in tante e leggete bene il regolamento!!
Visto che la volta scorsa mi sono divertita un sacco ho prontamente accettato la sua proposta.
Quindi, insomma, pertecipate in tante e leggete bene il regolamento!!