Pagine

venerdì 5 febbraio 2021

VdL - Il cacciatore del buio, Donato Carrisi

Il libro di oggi "Il cacciatore del buio" è il seguito de "Il tribunale delle anime" di cui ho parlato qui.

Protagonisti sono il monaco Marcus e Sandra Vega, poliziotta addetta alle rilevazioni fotografiche. Dopo i tumultuosi eventi del primo volume, che avevano portato Sandra a Roma, li ritroviamo entrambi nella capitale. Sia Marcus che Sandra continuano il loro lavoro: Sandra è entrata nella squadra di polizia di Roma ed ha anche trovato un compagno, un premuroso professore di liceo di origini anglosassoni, Max. Marcus è sempre alle prese con il suo lavoro di penitenziere, sempre sulle tracce del male e delle sue anomalie. Marcus però non ha mai dimenticato Sandra e, di nascosto, veglia su di lei e sulla sua sicurezza.

Un delitto mostruoso si è consumato, vittima una giovane suora, proprio fra le mura del Vaticano. Marcus è chiamato ad indagare, ma dopo un anno non ha trovato traccia alcuna del colpevole e viene invitato a desistere dal suo mentore. Nuovi delitti cercano giustizia: sembra che a Roma sia comparso un serial killer di coppiette; i giovani vengono uccisi con un crudele rituale che sembra basato sulla menzogna del loro stesso amore: un coltello piantato nello sterno ed un colpo di pistola sembrano le firme dell'assassino. Anche Sandra viene chiamata a compiere le rilevazioni sulla scena del primo delitto e qui comincia a cogliere dettagli molto strani. Col tempo si capisce che non si tratta solo del serial killer; qualcuno o addirittura un gruppo di persone protegge l'assassino tentando di sviare le indagini. Perché ci sono tre livelli a proteggere il grande segreto che si cela dietro questi delitti: il bambino di sale, l'uomo con la testa di lupo e l'ultimo segreto ... quello che mai e poi mai deve essere svelato.

La storia è veramente complessa, molte storie s'intrecciano e si celano l'una dentro l'altra, come in un gioco di scatole cinesi. Nel complesso però questo romanzo non mi ha convinta del tutto. Fermo restando il talento narrativo di Carrisi e la sua abilità stilistica, ho trovato però il tutto un po' forzato. Lo stesso nesso fra il serial killer (la cui vita passata ha dell'incredibile) e la setta che si cela dietro lui e lo protegge nel nome del "mantenimento del male nel mondo" mi è sembrata oltre che inverosimile anche poco sensata. 

I personaggi, considerando che è il sequel di un altro libro con gli stessi interpreti, evolvono veramente poco, soprattutto Marcus a cui, mi pare, viene destinata un'evoluzione decisiva nel terzo libro. Qui pare crogiolarsi nelle sue deprivazioni, derivanti dal sue essere un sacerdote, e nella sua mancanza di memoria passata. E' attratto da Sandra, si ritrovano entrambi coinvolti l'uno dall'altra, ma la cosa finisce lì. Sandra sembra più consapevole dei cambiamenti che avvengono nel suo cuore: si è costruita una nuova vita a Roma, sicura ed accogliente, ma quando il male ritorna capisce che quella sicurezza non fa per lei, che il suo cuore cerca altro. 

In un certo senso è come se il succo del romanzo risieda nel suo principio e nel finale: il caso della suora massacrata in Vaticano. Quello che c'è in mezzo sembra un po' un riempitivo, una storia che andava raccontata per distrarci un po' e portarci poi alla vera storia, quella che leggeremo nel terzo romanzo, dove, credo, la verità su Marcus verrà rivelata.

Nel complesso è un buon romanzo, avvincente quanto basta e scritto benissimo. 



GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀

Trovate altri suggerimenti di lettura sul blog Homemademamma promotrice del Venerdì del Libro.

Nessun commento:

Posta un commento