Montanari Family

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giovedì 6 marzo 2014

La sfilata di Carnevale

L'altro giorno, martedì grasso, la Piccola Pulce ha preso parte all'ultima recita (purtroppo) dell'asilo: la sfilata di Carnevale.
Visto che quest'anno il tema educativo vede il "castello" come sfondo fantastico è inutile dire che i costumi erano tutti inerenti il tema del castello. Quindi c'era la strega, narratrice della storia, il re, la regina, le dame, i cavalieri, le guardie ecc... La Piccola Pulce faceva la sbandieratrice e, oltre a denotare un certo talento nel maneggiare lo stendardo, era carinissima nel suo costumino bicolore fatto con la carta crespa (che artiste che sono quelle maestre!).
Dopo la sfilata i bambini cantano alcune canzoncine, sempre vicine all'argomento, ed è proprio su una di queste canzoncine che voglio attirare la vostra attenzione. Chiaro che in questi casi si va' sempre a pescare nel repertorio dello Zecchino d'Oro; stavolta la canzone in questione è "La guerra dei mutandoni". I bambini l'hanno cantata benissimo ed il trasporto con cui cantavano "no" alla guerra era di una tenerezza infinita.
Sono due giorni che non faccio che ripetermi che il mondo dovrebbe essere governato dai bambini: per loro è talmente evidente che le guerre non servono a niente e portano solo dolore che davvero ci si chiede con che cervello noi adulti ci finiamo sempre dentro ... anche se "tutti alla fine perdono, tutti alla fine piangono"...
Quindi oggi vi faccio omaggio di questa bella canzoncina per ricordarci che
"bisogna che nel mondo s'impari a dire no!"



La guerra dei mutandoni

Guidobaldo, dei Baldoni,
il marchese di Belmonte,
è arrabbiato col visconte
Passepartout de Champignon.
I suoi panni ad asciugare,
gli nascondono il tramonto,
“Non sopporto questo affronto!”
Il marchese manda a dir.
“Non sopporto questo affronto!”
Il marchese manda a dir.
Ma il visconte a lui risponde:
“Stenderò quando mi pare
se il tramonto vuoi guardare
sulla torre puoi andar!”
Nessun cede allora è guerra,
i due eserciti schierati
ma ad un tratto fra i soldati
una voce salta su:
Eh no! Eh no!
La guerra proprio no!
Tutti alla fine perdono,
tutti alla fine piangono.
Eh no! Eh no!
La guerra proprio no!
Bisogna che nel mondo
si impari a dire no!
Bisogna che nel mondo
si impari a dire no!
Eh no! Eh no!
Eh no! Eh no!
“Mentre noi ci busseremo
con i pugni e gli spintoni,
lui non sposta i mutandoni,
l’altro non fa un passo in piu’.
Ed allora ogni soldato
giocherà a rubabandiera
così ognuno questa sera
dai suoi cari tornerà.
così ognuno questa sera
dai suoi cari tornerà.
Il marchese è qua stupito,
stupefatto è là il visconte
Nella piana di Belmonte
questa guerra non si fa.
Danno ordini arrabbiati
con tamburi e con fanfare
ma son lì tutti a giocare
e la guerra non si fa.
Eh no! Eh no!
La guerra proprio no!
Tutti alla fine perdono,
tutti alla fine piangono.
Eh no! Eh no!
La guerra proprio no!
Bisogna che nel mondo
si impari a dire no!
Bisogna che nel mondo
si impari a dire no!
Eh no! Eh no!
La guerra proprio no!
Tutti alla fine perdono,
tutti alla fine piangono.
Eh no! Eh no!
La guerra proprio no!
Bisogna che nel mondo
si impari a dire no!
Bisogna che nel mondo
si impari a dire no!
Eh no! Eh no!
Eh no! Eh no!

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