martedì 5 dicembre 2023
Pensiero di fine 2023
Piccola autoriflessione ad uso e consumo presumibilmente solo mio, visto che dubito che ci sia ancora qualcuno che legge i blog generici come il mio, fatti di riflessioni e pensieri sparsi.
Dunque dicevo, piccola autoriflessione: ma cosa siamo diventati?
Oggi è stata invero una giornata un po' storta ... un po' molto storta lo ammetto, ma è proprio al termine di queste giornate che io mi sento letteralmente sopraffatta dall'egoismo, dalla cattiveria gratuita, dalle trappole che il prossimo piazza sul nostro cammino, così ... per cattiveria.
Non so voi ma io sono infinitamente stanca di avere a che fare con persone maleducate, che ti trattano come una pezza da piedi mentre tu stai solo cercado un'informazione, una spiegazione...
Sono stanca di gente che rivanga fatti vecchi e stupidi per attaccarsi a due lire (che li spendeste in medicine almeno).
Sono stanca degli sguardi scocciati, nervosi, degli insulti... Sono stanca di entrare in un negozio e non ricevere un sorriso, un buongiorno, ma uno sguardo sfavato di chi ti darebbe fuoco piuttosto che aiutarti.
Sono stanca della rabbia.
Ma perchè siamo tutti rabbiosi e frustrati e scarichiamo il tutto sul primo che capita, poraccio...
Scusate ma io è un mondo che non riconosco più. Vecchiaia forse, lo ammetto. O forse non è solo quello.
Ho poca esperienza dell'estero, ma l'Italia sta diventando un paese dove si vive male, ma proprio a livello sociale; c'è molta maleducazione, molto egoismo, molto io penso per me e gli altri che si arrangino. C'è una generazione sbagliata. E badate non sto parlando dei giovani che invece si danno molto da fare ed hanno la mente aperta e profonda coscienza di tante cose. Parlo di una generazione di mezzo che sborda nella mia e abbraccia quella seguente che è stata allevata col valore dei soldi, del successo sociale e del tutto mi è dovuto ma io non devo niente a nessuno.
Dio che squallore...
Dio come sono stanca...
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