Non si potevano affrontare i caldi giorni d'agosto senza un bel giallo, quindi eccomi qui a parlarvi del primo volume della serie Bodenstein & Kirchhoff di cui vi ho già parlato qui e qui.
Adoro questa scrittrice e, per l'ennesima volta, ribadisco che non comprendo perché non venga tradotta correntemente in italiano: questa serie non più stata tradotta da "Lupo cattivo" uscito nel 2014 sebbene da allora siano usciti altri 3 volumi (insomma editori italiani mi volete male!).
Attualmente di Nele Neuhaus viene tradotta la serie per ragazzi "Elena", che è la passione di mia figlia, ma al ritmo di 1 volume all'anno ....
Ma torniamo a noi. Anche questo romanzo non mi ha delusa (errore mio se l'ho letto per terzo anzichè per primo...); un bell'intreccio giallo di cui non s'intuisce l'epilogo proprio fino alla fine, come piace a me!
Sabato 27 agosto nella regione del Taunus, in Germania: il suicidio del procuratore Hardenbach sconvolge l'opinione pubblica. Oliver von Bodenstein e la collega Pia Kirchhoff non fanno in tempo ad allontanarsi dalla scena di un suicidio che vengono chiamati per un altro apparente suicidio: la morta è Isabel Kerstner, donna bellissima che pare essersi tolta la vita lanciandosi da una torre di avvistamento. Ma Oliver e Pia capiscono subito che si tratta di una messa in scena e cominciano ad indagare; scoprono così che Isabel era una donna bramata dagli uomini ed invidiata dalle donne, assetata di denaro e di desiderio di piacere ad ogni essere maschile. Del suo presunto omicidio viene incolpato il marito, Michael Kerstner, mite veterinario agganciato dalla donna per coprire una gravidanza imprevista. Entrando nel suo mondo scopriamo che Isabel aveva molti nemici ed anche molti segreti. Chi avrà voluto chiuderle la bocca per sempre?
Niente da aggiungere: il libro è scritto bene, la storia condotta benissimo ed avvincente, non banale per quanto il male, troppo spesso, sia banale.
Consigliato, decisamente.
GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀ e 1/2
Sul sito di Paola, Homemademamma, trovate altri suggerimenti di lettura interessantissimi.
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venerdì 6 settembre 2019
venerdì 1 febbraio 2019
VdL - Ferite profonde, Nele Neuhaus
Ho scoperto Nele Neuhaus per caso con il suo libro più famoso "Biancaneve deve morire" (di cui vi ho parlato QUI) e sono stata conquistata dal suo stile e dal ritmo narrativo.
"Biancaneve deve morire" fa parte di una serie di romanzi che hanno come protagonisti il commissario capo Oliver von Bodenstein e la sua collega Pia Kirchhoff; quello di cui vi scrivo oggi è uno dei primi della serie.
David Joshua Goldberg, novantaduenne ebreo appena tornato in Germania, viene ucciso nella sua casa di Kelkheim; le modalità dell'omicidio fanno pensare ad un'esecuzione: un colpo alla testa con un proiettile di grosso calibro, la vittima in ginocchio sul pavimento.
I successivi due ritrovamenti rendono il caso ancora più inquietante: i numeri 1 - 6 - 1 - 4 - 5 scritti su uno specchio con il sangue ed un tatuaggio sul braccio della vittima ... un tatuaggio tipico delle SS, un loro segno di riconoscimento scritto in caratteri gotici.
Di lì a poco vengono trovate uccise nello stesso modo altre due persone. A legare le tre vittime, oltre alla vetusta età e al numero 16145, c'è anche il fatto che tutti erano stati invitati al compleanno di Vera Kaltensee, ricca vedova ultraottantenne e famosa filantropa che vive con l'ambiguo figlio Elard. Ma cosa può unire questa donna, cui il nazismo aveva tolto tutto, a tre uomini che pare facessero parte delle SS?
Anche questo romanzo è veramente molto bello e ben strutturato; la storia è avvincente e non ci si fa mancare nulla, da un tuffo in un tristissimo periodo della storia europea ad un bel groviglio di intrighi famigliari. I personaggi sono numerosi, profondi, mai banali e le loro vicende affiorano lentamente nello scorrere della narrazione sapientemente dosata per mantenere alta la tensione narrativa.
Una storia originale, sconvolgente e con un finale assolutamente imprevedibile. Inutile dirlo, lo consiglio caldamente!
Vorrei segnalare che Nele Neuhaus è anche autrice di una serie di libri per ragazzi di cui ho acquistato i primi due volumi per la Tata: ne è rimasta conquistata! La protagonista è Elena, tredicenne amante dei cavalli (e la Tata non poteva che immedesimarsi!).
Purtroppo, e non ne capisco il motivo, i libri di questa autrice sono tradotti in italiano con estrema lentezza. Per esempio la serie per ragazzi vede tradotti finora solo i primi due volumi.
Ho poi notato, cercando sul web, che anche la serie poliziesca è stata tradotta solo in parte, secondo me sull'onda del successo di "Biancaneve deve morire". E' un grosso peccato perché l'autrice scrive molto molto bene e, personalmente, preferisco il suo stile a quello di molti altri "più blasonati" (o gettonati...) autori nord europei. Ma purtroppo tant'è...
GIUDIZIO CRITICO: ❀❀❀❀
Troverete altri entusiasmanti suggerimenti di lettura sul blog di Homemademamma ideatrice del Venerdì del Libro
"Biancaneve deve morire" fa parte di una serie di romanzi che hanno come protagonisti il commissario capo Oliver von Bodenstein e la sua collega Pia Kirchhoff; quello di cui vi scrivo oggi è uno dei primi della serie.
David Joshua Goldberg, novantaduenne ebreo appena tornato in Germania, viene ucciso nella sua casa di Kelkheim; le modalità dell'omicidio fanno pensare ad un'esecuzione: un colpo alla testa con un proiettile di grosso calibro, la vittima in ginocchio sul pavimento.
I successivi due ritrovamenti rendono il caso ancora più inquietante: i numeri 1 - 6 - 1 - 4 - 5 scritti su uno specchio con il sangue ed un tatuaggio sul braccio della vittima ... un tatuaggio tipico delle SS, un loro segno di riconoscimento scritto in caratteri gotici.
Di lì a poco vengono trovate uccise nello stesso modo altre due persone. A legare le tre vittime, oltre alla vetusta età e al numero 16145, c'è anche il fatto che tutti erano stati invitati al compleanno di Vera Kaltensee, ricca vedova ultraottantenne e famosa filantropa che vive con l'ambiguo figlio Elard. Ma cosa può unire questa donna, cui il nazismo aveva tolto tutto, a tre uomini che pare facessero parte delle SS?
Anche questo romanzo è veramente molto bello e ben strutturato; la storia è avvincente e non ci si fa mancare nulla, da un tuffo in un tristissimo periodo della storia europea ad un bel groviglio di intrighi famigliari. I personaggi sono numerosi, profondi, mai banali e le loro vicende affiorano lentamente nello scorrere della narrazione sapientemente dosata per mantenere alta la tensione narrativa.
Una storia originale, sconvolgente e con un finale assolutamente imprevedibile. Inutile dirlo, lo consiglio caldamente!
Vorrei segnalare che Nele Neuhaus è anche autrice di una serie di libri per ragazzi di cui ho acquistato i primi due volumi per la Tata: ne è rimasta conquistata! La protagonista è Elena, tredicenne amante dei cavalli (e la Tata non poteva che immedesimarsi!).
Purtroppo, e non ne capisco il motivo, i libri di questa autrice sono tradotti in italiano con estrema lentezza. Per esempio la serie per ragazzi vede tradotti finora solo i primi due volumi.
Ho poi notato, cercando sul web, che anche la serie poliziesca è stata tradotta solo in parte, secondo me sull'onda del successo di "Biancaneve deve morire". E' un grosso peccato perché l'autrice scrive molto molto bene e, personalmente, preferisco il suo stile a quello di molti altri "più blasonati" (o gettonati...) autori nord europei. Ma purtroppo tant'è...
GIUDIZIO CRITICO: ❀❀❀❀
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