Montanari Family

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venerdì 22 ottobre 2021

VdL - La signora dei fiumi d'estate, Tyler Trafford

 Buongiorno amici/he leggioni/e!

Oggi vi parlo di un romanzo molto molto particolare "La signora dei fiumi d'estate" di Tyler Trafford; si tratta dell'autobiografia della madre dell'autore, Alice Tyler. 

Trama:

Alice Tyler è appena morta, lasciandosi alle spalle anni di alcolismo, malattia e infelicità per un matrimonio mal riuscito. Fra i numerosi fratelli, Tyler è forse il figlio prediletto, quello ritenuto più simile a se stessa dalla madre, e a lui tocca l'eredità più difficile e al contempo più bella. A lui tocca la Vera Cosa Bella della vita di Alice, contenuta e gelosamente conservata per decenni in una vecchia scatole di zuppe Campbell; si tratta di lettere ed un album di foto che testimoniano il giovane amore di Alice per il pilota norvegese Jens Muller. Jens e Alice si incontrano a Montreal, in Canada, dove il giovane si è recato per completare il suo addestramento da polita militare. I due s'innamorano, il tutto di nascosto dalla famiglia di Alice, la cui madre ha mire ben diverse per la figlia. Alice però è una ragazza indomita: amante dei cavalli, dello sci, della vita all'aria aperta, ama studiare e sogna di diventare una scrittrice dopo aver frequentato l'università. Niente di più lontano dai sogni della madre che studia per lei un matrimonio "altolocato". Non sorprende che Alice s'innamori di un semplice soldato norvegese, buono, gentile, delicato, umile figlio di un ingegnere. Il loro amore è così profondo che, alla partenza per la guerra in Europa, Jens le promette che tornerà da lei a qualunque costo. Proprio per questo, fatto prigioniero dai tedeschi, prenderà parte alla Grande Fuga, quello portata sul grande schermo da Steve McQueen: l'evasione forse più coraggiosa e drammatica tentata da un campo nazista. Solo in tre riuscirono a tornare a casa, gli altri vennero ripresi e giustiziati. 

Non vi dirò certo se Jens fu uno dei fortunati oppure no.

Vi dirò però che questo libro è davvero molto bello e molto particolare. La vera protagonista è Alice. Il suo amore con Jens occupa una parte della storia, ma non tutta. Certo quell'amore fu senza dubbio il fulcro della sua vita; abbiamo però, in generale, lo spaccato di una vita vera, profondamente calata nel suo tempo con le luci e le ombre che lo contraddistinsero. Molto bello, delicato, tormentato è il rapporto con l'autore, il figlio Tyler, che solo durante la stesure del libro capisce finalmente e profondamente la madre. Ecco, forse, questo è un libro su di un rapporto madre/figlio che solo alla morte della mamma trova la risposta a tutti gli interrogativi.

In fondo quante cose non capiamo dei nostri genitori? Scelte che non abbiamo capito nè condiviso ma che poi, con gli anni e l'esperienza, ci diventano chiare. Quante così ci hanno tenuto nascoste per proteggerci, per non darci un ulteriore inutile dolore? E, invece, quante di queste cose nascoste un dolore ce l'hanno dato lo stesso? Perché non abbiamo capito, perché non abbiamo trovato un senso...

Se una cosa appare chiara dopo aver letto questo romanzo è che genitori non si nasce. Si impara, sicuramente dai propri sbagli, e si capisce in vecchiaia che certi sbagli non si possono riparare più, ma almeno meritano un'ultima estrema spiegazione.

In definitiva è un romanzo d'amore. Ogni tipo d'amore.

Consigliato.

Tyler Trafford


GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀❀


venerdì 14 febbraio 2020

VdL di S. Valentino - La lettera d'amore, Cathleen Schine

Carissime amiche, oggi è San Valentino ed anche il venerdì del libro si merita una recensione in tema con la giornata.
Questo libro rientra fra i miei "libri del cuore", l'ho letto molte volte nel corso degli anni e mi ha sempre regalato grandi emozioni.
Certo, quello che ci affascina in un libro è sempre questione di gusti personali, di parole di carta che sfiorano l'eco delle nostre emozioni e delle nostre esperienze passate o presenti. Probabilmente il mio amore per questo romanzo nasce proprio da questo. A molti non è piaciuto più che tanto. A me scioglie il cuore.
Sì, probabilmente molto del merito va alla lettera d'amore del titolo: la più bella lettera d'amore che io abbia mai letto in tutta la mia vita. Sempre per me, è ovvio.

Helen non è più una ragazza: è una donna matura, felicemente divorziata, madre e proprietaria di una piccola libreria di paese. Fa il suo lavoro con passione e cammina sulla strada della vita con passo deciso e sicuro, determinata come quando pota inesorabile le sue rose quando un problema l'assilla. Certo, può anche essere che la sua sicurezza sia solo apparenza e che sotto sotto qualche mancanza ci sia nella vita e nel cuore di Helen ... può anche essere, sì ...
Forse, e dico forse, è per questo che quando arriva la lettera ne rimane spiazzata, quasi sconvolta, scardinata dalle sue certezze quotidiane. La lettera d'amore che Helen trova in mezzo alla posta del negozio è bellissima e soprattutto non si capisce a chi sia diretta. Potrebbe essere per lei, ma non è certo, ed eventualmente è impossibile capire chi l'abbia scritta.
Con molto tatto Helen comincia ad indagare fra le sue conoscenze, non approdando però a nulla di certo. Nel frattempo il ventenne Johnny viene mandato a lavorare alla sua libreria per la stagione estiva. Piano piano scoppierà l'amore. Un amore vissuto di nascosto, con paura, perché la differenza di vent'anni fra i due farebbe scoppiare pettegolezzi e giudizi nel paese. Un amore che però non si sopisce, non viene consumato dal furore dell'estate e che, chiss, potrebbe sopravvivere all'inverno. Alla fine si scopriranno l'autore ed il destinatario della lettera d'amore e sarà una grande sorpresa per tutti!

Fin dalla prima volta che ho letto questo libro Helen mi è sempre sembrata il genere di donna che avrei voluto essere (a parte l'età, ma ora ho anche quella ;-)); è una donna sicura, matura, acculturata, indipendente, spiritosa, strana e bella a modo suo e, non da ultimo, proprietaria di una libreria (il mio sogno...). Anche la sua libreria è particolare come lei, i libri sono sistemati in modo personale e originale, i frequentatori sono i più disparati, alcuni non comprano mai; più che un negozio è un punto d'incontro per anime affamate d'un contatto umano. Ed Helen ha una parola ed un libro calzante per tutti. Ecco, Helen è affascinante, nel senso più profondo del termine.
E poi la lettera ... il destinatario è Capra, l'autore si firma Montone ... ma chi potranno mai essere? Forse il senso della storia è che siamo tutti Capra o tutti Montone, l'amore è per tutti, proviene da tutti, non c'è un solo destinatario, possiamo essere tutti destinatari dell'amore di qualcuno. Ed allora, in questo contesto, la lettera è nostra, è per noi, per i nostri cuori malati d'amore.

"Cara Capra, come ci s'innamora? Si casca? Si inciampa, si perde l'equilibrio e si cade sul marciapiedi, sbucciandosi le ginocchia, sbucciandosi il cuore? Ci si schianta per terra, sui sassi? O è come rimanere sospesi sull'orlo di un precipizio, per sempre?
So che ti amo quando ti vedo, lo so quando ho voglia di vederti. Non un muscolo si è mosso. Nessuna brezza agita le foglie. L'aria è ferma. Ho cominciato ad amarti senza fare un solo passo. Senza neanche un battito di ciglia. Non so neppure quando è successo. Sto bruciando. E' troppo banale per te? No, e lo sai. Vedrai. E' quello che capita, è quello che importa. Sto bruciando.
[...]
Quando mi allaccio le scarpe, quando sbuccio un'arancia, quando guido la macchina, quando vado a dormire ogni notte senza di te, io resto
come sempre
Montone"

Cathleen Schine


GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀❀❀

Trovate altri suggerimenti di lettura su Homemademamma, promotrice del venerdì del libro.