Montanari Family

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Robby, Manu, Tata, Pissi, Pepe, Oscar, Giorgio

venerdì 1 ottobre 2021

VdL - Velocemente da nessuna parte, Grazia Verasani

 Un po' di tempo fa vi avevo parlato di un libro di quest'autrice, Grazia Verasani; si trattava di "Quo vadis, baby?", il primo libro con protagonista Giorgia Cantini, un'investigatrice privata con sede a Bologna.

Il romanzo di oggi è il secondo con protagonista Giorgia e confermo che la mano della Verasani mi piace molto

Trama:

Giorgia è sempre lei, quarantenne sgualcita, facile alla bottiglia e alla sigaretta. L'amore non vuole neanche sentirlo nominare, anche se inconsciamente ne è attirata  Dopo una breve vacanza torna in una Bologna estiva e afosa, dove l'attende un caso di sparizione: Vanessa detta Van è sparita da una settimana e a denunciarne la scomparsa è solo l'amica-collega di incontri sessuali d'alto bordo. Van ha un bambino ed una famiglia d'origine con cui non parla e la ragione affonda le radici in lontani accadimenti. Che abbiano a che fare con la scomparsa di Vanessa?

Allora, ve lo dico subito che il mistero sulla scomparsa di Van non è poi questo gran mistero. Il che ci sta anche perché la storia è molto calata nella realtà e, nella realtà, i grandi misteri sostanzialmente non esistono. Tutti i delitti ruotano molto vicino alla vita della vittima. Quindi il bello del libro non è il giallo in se, il bello del libro è Giorgia, il suo approccio alla vita estremamente disincantato, la sua paura d'amare che l'ha portata ad essere una zitella quarantenne dall'avventura facile e disimpegnata. Il dolore l'ha scavata, l'ha portata e la porta lentamente verso l'autodistruzione, lucidamente e consciamente.

Un personaggio duro, scabro e tormentato; proprio questo la rende così umana, anche se si sforza di essere fredda e di non farsi coinvolgere, non ce la fa proprio.

Inoltre l'azione si svolge fra Bologna e Sasso Marconi, all'imbocco della valle del Reno, dove l'appennino comincia appena appena a proporsi alla vista, ma da lontano, con la sagoma dei monti ancora lontana e con l'aria che però si fa un pochino più fresca e leggera ....

... era da questo che da piccola capivo di essere quasi arrivata a casa: mio padre usciva dall'autostrada a Sasso Marconi, passava il ponte sul Reno (quello dei suicidi) ed imboccava la statale Porrettana ... e lì l'aria cambiava, cambiava temperatura, cambiava odore, cambiava consistenza ... allora lo sapevo, "Siamo quasi arrivati, fra 45 minuti è casa. Sono tornata."

Ed è così ancora oggi. Così, quando leggo che quelle sensazioni non sono solo mie, ma sono anche di altri, come dell'autrice, sono felice e mille ricordi si riaffacciano. 

In conclusione confermo il consiglio: sono libri da leggere e quello di Giorgia Cantini è un personaggio vero, profondo che trasmette sentimenti. La Verasani è davvero brava a ricreare atmosfere, sensazioni e a farle vivere al lettore; lo prende e lo trasporta dentro le vite dei suoi personaggi, gliele fa capire e lo guida alla comprensione delle debolezze e delle bassezze umane. Io dico che non è poco...

Grazia Verasani


GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀❀

venerdì 24 settembre 2021

VdL - Baci da Polignano, Luca Bianchini

 Buongiorno amici/amiche lettori/lettrici.

Per chi come me, ha sognato leggendo "Io che amo solo te" e "La cena di Natale di Io che amo solo te", era imprescindibile chiedersi come sarebbe andata a finire la storia di Ninella e Mimì. Questo ultimo libro ce lo racconta.

Trama: 

Dopo tante vicissitudini il matrimonio di Mimì sembra finalmente finito: Matilde ha perso la testa per Pasqualino, il giardiniere, e a Don Mimì è toccato lo sfratto dal "Petruzzelli". Sarebbe quindi libero di correre dalla sua Ninella, se non fosse che lei, finalmente, sembra aver trovato la serenità fra le braccia di Carlo, milanese innamoratosi di lei e della Puglia. Anche il matrimonio di Chiara e Damiano scricchiola e pure Orlando e Daniela hanno i loro problemi di cuore e di famiglia. Non può poi mancare la zia Dora che si catapulta giù dal Veneto a caccia dell'eredità di un trullo. 

In mezzo a mille pettegolezzi, fughe al supermercato e viaggi in giro per il mondo tutti i nostri protagonisti troveranno il loro "kefi" (per citare le Vacanze in Grecia) e finalmente noi lettori saremo liberi di lasciare Ninella e Mimì al loro destino. Insieme...???

E chi lo sa ... leggete il libro se volete saperlo! 

Forse non il più spumeggiante e scorrevole fra i tre libri, diciamo della serie, ma irrinunciabile per gli incorreggibili curiosi e romantici.

Luca Bianchini

GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀❀

venerdì 17 settembre 2021

VdL - Morgana, Michela Murgia e Chiara Tagliaferri

 Buongiorno a tutti/e. Dopo una lunga pausa estiva, piena di buone letture, ritorno con le mie umilissime recensioni.

Un libro che era in attesa da un bel pochino e che ha finalmente trovato il suo tempo è "Morgana" scritto in tandem da Michela Murgia e Chiara Tagliaferri.

Della Murgia ho letto solo "Accabbadora" che mi è piaciuto abbastanza ma non mi ha fatto svenire. La Murgia invece mi piace molto. Non sempre condivido le sue posizioni ma mi piace molto una persona che non ha paura di sostenere a spada tratta le proprie idee e lei lo fa. 

Considerando ciò e considerando che il libro parla di donne scomode, mi sono approcciata alla lettura con parecchie aspettative.

Non sono rimasta delusa, caso mai sorpresa. La scelta delle figure di donna inserite in questo romanzo a volte spiazza, ma ha assolutamente un filo logico. Le "Morgane", a questo mondo, le apprezzo sempre molto: sono donne difficili in termini sociali, offendono, danno fastidio e soprattutto sono donne fuori dal loro tempo.

Così partiamo da Moana Pozzi, la prima pornodiva approdata alla TV, al varietà, anche ai salotti buoni della TV se vogliamo. Una donna che faceva della libertà sessuale la propria bandiera; colta, intelligente e bellissima, sapeva tenere testa a pseudoletterati rivendicando le proprie idee. Forse non è il tipo di simbolo che vorremmo seguissero le nostre figlie (io di sicuro no), ma è comunque una donna che ho sempre apprezzato pur non condividendo il suo credo. Come ho già detto amo chi sa difendere le proprie opinioni con intelligenza e stile.

Si passa poi a Santa Caterina ... per dire, un salto da niente! Eppure l'essere fuori dai tempi contraddistingue tutte queste donne. Santa Caterina, in tempi medioevali, ardiva rimproverare Papi e monarchi e, donna in tempi in cui le donne contavano zero, era da questi ascoltata e tenuta in gran conto! Straordinaria!

E poi si continua con Grace Jones, pantera iconica degli anni '80; Emily Bronte, la mia scrittrice preferita (!), anima tormentata votata ad una vita di rinunce che scrisse dell'amore con ferocia e dolorosa poesia; Moira Orfei; Tonya Harding, passata dalle vette del triplo Axel all'amara squalifica a vita; Marina Abramovic; Shirley Temple; Vivienne Westwood e Zaha Hadid.

Dieci donne forti, fortissime. Dieci donne che, nonostante tutto, sono un'esempio per tutte noi. Donne che non hanno avuto bisogno di nessuno per diventare quello che sono diventate e che, se sono cadute, si sono rialzate sanguinanti ma non vinte.

Decisamente un bel saggio che consiglio a tutte.

Michela Murgia Chiara Tagliaferri


GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀


venerdì 16 luglio 2021

VdL - Portami il diario, Valentina Petri

 Questo titolo l'ho scoperto proprio qui, sul Venerdì del Libro.

Non ricordo proprio chi l'aveva consigliato così non potrò ringraziarlo per avermi fatto leggere questo libro eccezionale!

In "Portami il diario" c'è la scuola com'era e come me la ricordo ancora io e com'è oggi, quindi alla fine non molto diversa. Attraverso le storie scolastiche dei ragazzi raccontate in questo libro ho potuto buttare un'occhio dall'interno alla vita scolastica delle mie figlie e ritrovare sprazzi di quella che è stata la mia

Questo libro non ha davvero bisogno di grandi recensioni: racconta, dal punto di vista di un'insegnante, un intero anno scolastico in un Istituto Professionale. Con lei ci affezioniamo ai ragazzi che, sono tremendi quasi sempre sì, ma, come viene sempre sottolineato sono anche sorprendentemente meravigliosi, aperti, interessati.

Sono i nostri ragazzi e leggendo "Portami il diario" non possiamo che esserne orgogliosi.

Da leggere. Assolutamente!

PS: Ho contagiato anche le mie figlie (una alle medie ed una alle superiori) che se lo sono divorato fra grasse risate!



GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀❀❀

lunedì 5 luglio 2021

Pensierino pop-up

Oggetto: sfilata di moda in piazza con modelle del luogo maggiorenni e minorenni 

Ognuno di se stesso fa indubbiamente quello che gli pare e, parimenti, ognuno decide per i propri figli specie se minorenni.

E' per questo motivo che sono fermamente convinta che alle mie figlie voglio cercare di passare messaggi con un minimo di livello. Fermo restando che non c'è niente di male a sfilare in piccole iniziative di paese, nel mio intimo però resto convinta che non è quello che incoraggerei le mie figlie a fare. Altra cosa è cantare o danzare, ma sfilare, magari in costume, tirate e truccate e taccate come adulte ... beh anche no. Non a 15/16 anni di sicuro.



La bellezza è un pregio, non neghiamolo, ma credo che questa società già si imperni abbastanza sull'ideale di bellezza e sensualità senza anche andare ad incoraggiare una ragazza a presentare la propria bellezza come primo biglietto da visita per affrontare il mondo. Anche perché un'iniziativa fondamentalmente fine a se stessa (cioè farsi pubblicità quasi gratis) finisce in realtà per passare una serie di messaggi non così banali: lei sfila sempre ⇒ lei può ⇒ lei è bella, ha un gran fisico ⇒ lei ha anche il coraggio di farlo ⇒ lei è una che non si fa tanti problemi a farsi vedere svestita ecc.... 

Per un paesino è già tanta roba e credo che sarebbe meglio lasciarlo fare alle maggiorenni per lo meno. Non sono bacchettona e non è un giudizio su nessuno, è soltanto un mio pensiero che spingeva dentro per prendere forma.

Sono di certo un po' fuori dal tempo ma continuo ancora a credere nel cervello come fonte suprema di seduzione.