Ieri vagabondavo per il web, quando mi sono imbattuta in un filmato su You Tube; si trattava della puntata del 19 Marzo 2011 di "Che tempo che fa" in cui Fazio intervista Francesco Guccini sul suo ultimo romanzo "Malastagione".
Al che mi sono detta che dovevo farci un post sopra!
Sì, perchè quell'intervista è sostanzialmente la spiegazione del titolo del mio blog. Spiegazione che avevo sommariamente fornito nel primissimo post, scritto più di 2 anni fa.
Ma spieghiamo meglio e andiamo per ordine altrimenti non ci capirete niente.
Innanzitutto il signor Guccini è, all'incirca, un vicino di casa; infatti il paese dov'è nato e dove, una decina d'anni fa, è tornato a vivere dista circa 5 km da casa mia.
Per chi non lo sapesse, già da tempo Guccini si è dato alla scrittura insieme all'amico Loriano Macchiavelli; i loro romanzi sono sempre ambientati nelle nostre zone ed in momenti storici importanti di questo e del secolo scorso. Insomma sti romanzi mi piacciono assai!
E' quindi con questa predisposizione d'animo che ieri mi sono accinta ad ascoltare l'intervista, curiosa di sentire i "retroscena" di un romanzo che avevo tanto apprezzato.
E quelli ci sono stati, a onor del vero, ma ciò che mi ha spiazzato sono state le "uscite" del signor Fazio .... Mi sono di nuovo trovata davanti ad uno stuolo di luoghi comuni e d'ignoranza (usando la parola nel senso proprio, cioè "non sapere le cose").
Vi linko i due filmati e, se ne avete voglia, guardateli.
Il mio non è campanilismo, sia chiaro, ma credo che a nessuno faccia piacere vedere ridicolizzato e sminuito il luogo dove si è nati, dove si vive, a cui si è legati, peraltro da gente che non ne sa nulla, che non sa nemmeno com'è fatto e come ci si vive.
Dire che l'Appennino non è le Alpi non è sta grande scoperta e non vuol dire proprio niente. Ogni luogo, ogni luogo al mondo, ha le sue peculiartà e le sue bellezze. Cazzo anche il deserto è bello! Cosa vuol dire se le nostre montagne superano appena i 2000 metri? Che sono di serie B? Come ha risposto Guccini, su queste montagne ha imparato a sciare Tomba, e scusate tanto. Su queste montagne si muore, tutti gli anni, proprio perchè vengono prese sottogamba.
Altro punto che mi sta a cuore: non capisco, non ho mai capito e mai capirò perchè sembra che siano tutti convinti che qui viviamo all'era della pietra, magari nelle caverne, fra gli orsi, nelle foreste, senza le comodità della vita moderna. Boh?! Ma perchè io allora non l'ho mai pensato di nessuno, in tutta la mia vita? Ho conosciuto gente di tutta Italia e non, e non mi è mai passato per il cervello che a casa loro vivessero in un'altra era!
A tal proposito mi torna in mente un anedoto di quando frequentavo l'università a Bologna. Eravamo io ed una mia amica, sempre di qui, e si faceva conoscenza con i nuovi compagni. Una di Bologna, classica fighetta cretina, ci guardò sgranando gli occhi e ci disse:" Ma ... là .... ci sono i monti!!!". Ma dai, sei un genietto. Un altro invece ci disse:" Eh allora d'inverno viaggiate con le slitte!". La mia amica s'infuriava io, più sgamata (sono mezza "piansana" e ste robe le sentivo dalla nascita) li guardavo con compatimento.
Ecco allora, in questo post, nell'atteggiamento di Fazio e nelle parole dei miei ex compagni è perfettamente riassunto il senso del titolo "I quasi montanari": non siamo montanari seri, perchè i nostri monti sono ridicoli, ma siamo comunque montanari, scarpe grosse e ... e basta perchè nemmeno il cervello fino ci viene riconosciuto.
Ma non è così, e direi che il signor Guccini Francesco nato a Pavana ne è un mirabile esempio.
Che tempo che fa - intervista a Guccini parte 1
Che tempo che fa - intervista a Guccini parte 2
anche io vivo in provincia (beh non è proprio un paese, i suoi 50 mila abitanti li fa, e ti dirò.. sto pensando di trasferirmi in una realtà ancora più piccola) ma non mi sono mai sentita provincialotta, e, quando da ragazza, sentivo commenti del genere di cui sopra, non mi hanno mai toccato minimamente. Ora credo che queste "differenze" i ragazzi che vivono in città le facciano sentire di meno ai ragazzi di provincia, in tal senso credo siano meno cretini della nostra generazione, anche perchè .. dal caos dei grandi centri abitati, chi può, gli adulti scappano, portandosi ovviamente con sè i figlioli, e magicamente diventano ex metropolitani.
RispondiEliminaahhrgghh Manu.. perdonami ma io il file non lo guardo. Fazio mi sta sullo stomaco. E Guccini... diciamo che non è nella mia top ten. Mi vuoi bene lo stesso? :-(
Ciao, se ho un attimo di tempo guarderò il video, Fazio ogni tanto lo seguo, intervista di frequente personaggi di spessore.
RispondiEliminaI "quasi montanari" è atipico il tuo titolo, ma rappresenta bene il concetto che hai espresso.
Siamo tutti "quasi" qualcosa, è meglio non prendersi troppo sul serio, come hai fatto tu ma essere anche fieri delle proprie origini.
Nelle piccole realtà si vive in un mondo più a misura d'uomo e magari se sorridi a qualcuno ricambia in modo naturale, mentre nelle città vieni guardato con sospetto!
A presto,
Come avrai visto fra i follower ero passata qualche giorno fa, ed ero rimasta colpita dal post perchè parlavi del mio grande poeta preferito Francesco Guccini! Purtroppo blogger faceva capricci e non mi ha permesso di lasciarti il commento che avevo scitto con tanto entusiasmo...comunque tornerò a trovarti!
RispondiEliminaBuona giornata!
Felice di conoscerti Elena! A presto allora!!
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