Montanari Family

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venerdì 15 dicembre 2017

VdL - Tempo da elfi, Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli

Sono stata un pochino assente ultimamente, ma ecco qui per presentarvi l'ultima fatica dell'ormai collaudata coppia Guccini-Macchiavelli "Tempo da elfi". Il libro è già stato recensito, un paio di mesi fa, da Denny sempre nel Venerdì del libro; per leggere la sua opinione potete cliccare qui.
Io stessa ho recensito i due libri precedenti del ciclo di Poiana, Malastagione e La pioggia fa sul serio.
Riassumendo, per chi non ha seguito le trame precedenti, i romanzi hanno come protagonista Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale di stanza nel suo paese natale, Casedisopra, un paesino dell'appennino tosco-emiliano. Come ho già ampiamente detto nei post precedenti amo molto questi romanzi anche perchè io vivo a Casedisopra, un luogo che ovviamente è di fantasia ma che è comunque ispirato ai paesi qui dei dintorni dove anche il nostro buon Guccini ha scelto di trascorrere la vecchiaia.
Dunque questa è la terza avventura del giovane Poiana. Stavolta Guccini e Macchiavelli puntano l'obiettivo su una realtà molto particolare della nostra zona, la comunità degli Elfi. Questa singolare comunità è presente da alcuni decenni; si tratta di persone, provenienti da ogni dove, che hanno scelto di abbandonare la società moderna con la sue comodità ma anche con i suoi obblighi, per vivere una vita semplice e più vicina alla natura. In queste zone hanno trovato piccolissimi borghi o isolati seccatoi abbandonati per lo più nella prima metà del secolo scorso e di cui ormai si sono perse le tracce dei proprietari; qui si sono stabiliti, ristrutturandoli in maniera spartana, senza luce e acqua corrente, vivendo di quello che il bosco ed i piccoli orti da loro coltivati donano. Inizialmente i nomi dei luoghi ed anche delle persone erano ispirati agli elfi del Signore degli Anelli. Scendono a valle per vendere i loro prodotti di artigianati alle fiere locali, per suonare chiedendo qualche monetina ed ovviamente per fare la spesa e comprare materiale edile: se possono utilizzano il baratto. I loro figli vengono educati a casa fino ad un certo punto, poi vengono mandati alla scuola statale. Gli Elfi vivono la loro vita in assoluta pacifica convivenza con gli abitanti diciamo normali; ogni tanto giunge voce di una qualche sequestro di piccole coltivazioni di marijuana, ma se tutto ciò sia vero o leggenda metropolitana non mi è dato saperlo! Personalmente quello che so degli elfi deriva dal fatto che  mio marito lavorava per un magazzino edile ed è andato moltissime volte a consegnare loro del materiale; per questo motivo so anche che alcuni personaggi del libro sono personaggi veri, come Giacomo, Pietra e la sua famiglia. Mio marito è un grande chiacchierone!
Come viene detto nel libro è però vero che anche questa comunità sta cambiando, ormai siano alla seconda generazione, ragazzi nati e cresciuti qui che però non sono refrattari a qualche comodità, hanno il cellulare, la connessione internet e non disdegnano lo scambio in denaro. Le cose cambiano come in ogni comunità grande o piccola che sia.
Perciò gli Elfi sono protagonisti di questo romanzo dal momento che un omicidio è stato commesso all'interno della loro comunità. Questo fatto darà non pochi grattacapi al buon Poiana che già ha di che pensare visto che, di lì a qualche mese, il Corpo di cui ha scelto di fare parte cesserà di esistere e verrà accorpato a quello dei Carabinieri. La cosa proprio non va giù ne' a lui ne' ai suoi colleghi ne' probabilmente agli autori che insistono per tutta la narrazione su questo fatto increscioso. Addirittura il protagonista arriverà a mettere in dubbio il suo futuro di pubblico ufficiale. Nel frattempo però la Benemerita latita e tutto il lavoraccio se lo deve fare Poiana, su e giù per i boschi, sempre più abbandonati e incolti e meno male che almeno ci sono gli Elfi a tenere aperti i sentieri! Cammina, cammina, anche questa "storia lunga e complicata" verrà risolta ma la verità forse dovrà bastare solo a Poiana.
Poiana non è un personaggio che amo molto, da questo punto di vista preferivo il maresciallo Santovito. Però, rispetto al volume precedente, questo romanzo mi è piaciuto di più, soprattutto si è risollevato sul finale quando il protagonista si ritrova solo a tu per tu con la natura, con i suoi monti, con la sua terra. Poiana trova consolazione nella natura, nel bosco, nell'acqua fresca dei ruscelli, in questo lo invidio.
La trama è carina ma non indimenticabile, Poiana ha questo suo modo di procedere che un po' fa perdere la pazienza, un passo avanti e due indietro; ma il libro permette di conoscere una realtà molto interessante quindi nel complesso lo consiglio.



Giudizio critico : ❀❀❀❀
QUI gli altri suggerimenti di lettura!

2 commenti:

  1. Che bello, a me questo ciclo manca! Io dell'accoppiata Guccini-Macchiavelli ho letto la trilogia che inizia con "Macaronì" e mi è piaciuta tantissimo.
    Ho preso nota, grazie mille!

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  2. Sì Priscilla anch'io ho letto tutta la saga del maresciallo Santovito che, come ho detto nel post, è un personaggio che amo molto. Secondo me, ma è un'opinione personalissima, questa saga è superiore a quella di Poiana.

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