Montanari Family

Montanari Family
Robby, Manu, Tata, Pissi, Pepe, Oscar, Giorgio

giovedì 28 luglio 2011

E oggi è già un altro giorno ...

"Amo tutto ciò che è stato
Amo tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più,
il dolore che ormai non mi duole,
l’antica e erronea fede,
l’ieri che ha lasciato dolore,
quello che ha lasciato allegria
solo perché è stato, è volato
e oggi è già un altro giorno."

Fernando Pessoa

martedì 26 luglio 2011

Sull'amicizia

"Avete mai perso un'amica? E' una delle esperienze più tristi e sconcertanti che vi possano capitare. Nessuno vi mostra comprensione, a meno che la vostra amica non sia morta. Ma questo non era il mio caso. Persi la mia migliore amica molti anni fa. Lo era stata per quasi un decennio, per più della metà della mia infanzia, e all'improvviso svanì, come se non fosse mai esistita. Ci fu forse qualcuno che mi telefonò, che cercò di consolarmi, di trovarmi una nuova amica? Eppure, quando mio marito mi lasciò dopo sei mesi di matrimonio, venni travolta dalla solidarietà e da una serie di poco opportuni appuntamenti alla cieca. Per quel breve e assurdo episodio ricevetti le attenzioni più affettuose da tutti coloro che mi circondavano, soprattutto dalla mia famiglia."
da L'evoluzione di Jane - Cathleen Schine

giovedì 14 luglio 2011

da "Malastagione" - Macchiavelli/Guccini

"Guardò le cime dei monti e scese con gli occhi fino alla costa bruciata.
Qualche tempo prima la costa era di un verde intenso, qua e là macchiato prima dai fiori di ciliegi selvatici, nati da un seme portato dagli uccelli, e più avanti dai fiori di acacia, dal profumo tanto intenso che arrivava fino al paese, se solo scendeva un alito di vento.
Si chiese chi potesse essere tanto stupido da non capire, da non apprezzare quel paesaggio e sentì una stretta allo stomaco. Era nato fra quei monti e voleva bene a tutto, anche alle slavine, anche ai fulmini che scuoiavano le cortecce delle querce secolari. Dopo qualche anno la ferita si cicatrizzava e restava un segno verticale lungo il tronco e la vita della quercia riprendeva come se mai il fulmine l'avesse scossa.
Ma quel bosco bruciato quanto ci avrebbe messo a rigenerarsi? Soprattutto, si sarebbe rigenerato? Poiana ne dubitava: chi l'aveva incendiato aveva i suoi progetti e sarebbe stato sempre più difficile incastrarli. Già vedeva una schiera di inutili villette incastate sul fianco del monte pesare sul paese, togliergli il respiro e cancellare un rispetto che durava da secoli.
Schiacciò la cicca sotto la suola e si alzò:" Dovranno sputare sangue. Oppure ammazzarmi" ma, tornando dentro, capì che era solo un modo per consolarsi. Cosa poteva opporre lui all'economia? Il suo rispetto, il suo amore per i luoghi che aveva conosciuto fin da bambino? Robetta."

Poiana sono io...

mercoledì 13 luglio 2011

Dove eravamo rimasti

Come al solito mi sono persa per strada...
Mai una volta che tenga fede ad un proposito. Va beh, comunque, come dice Vasco, "io sono ancora qua, eh già...".
In questi due anni la nostra vita ha avuto varie vicissitudini. Niente di grave ma cmq la nostra vita è cambiata.
Devo ancora decidere che taglio dare a questo blog... di certo non quello che avevo pensato inizialmente....
vedremo...