Ben ritrovate a tutte voi! Finalmente la scuola, o meglio la DAD, è finita ed io sono ritornata in possesso del mio PC e posso aggiornarvi sulle letture di quest'ultimo tumultuoso periodo.
Devo dire che, sì ho letto, ma non ho letto così tanto come la situazione avrebbe fatto presagire.
All'inizio è stato molto difficile, ero continuamente in uno stato di angoscia, preoccupata per il mondo intero. Ci è voluto parecchio tempo per uscire dal tunnel, direi fin verso Pasqua, e non erano le condizioni ideali per concentrarsi sulla lettura.
Ad ogni mondo qualcosa ho combinato, quindi passo ad illustravi il mio primo "libro da quarantena": La ragazza delle perle" di Lucinda Riley, quarto libro della saga delle Sette Sorelle.
La protagonista stavolta è Cece (diminutivo di Celaeno), la sorella che, devo ammetterlo, mi sta meno simpatica fra tutte, seconda forse solo a Elettra!
Il viaggio alla scoperta delle sue origini la porterà in una terra selvaggia e meravigliosa, l'Australia. In particolare entreremo nel mondo dei pescatori di perle (di nulla sapevo!) e del fiorente mercato che si sviluppava dietro questo piccolo miracolo della natura.
Entreremo poi in contatto con la cultura aborigena, con i soprusi subiti dai colonizzatori bianchi, e con l'arte aborigena che ebbe il suo centro vitale nella zona di Uluru/Ayers Rock.
Diciamo pure che in questo romanzo Cece è diventata più umana; dall'arroganza dei libri precedenti emerge qui invece una ragazza molto fragile, che si nasconde dietro la sorella Star per non affrontare le sue debolezze. All'inizio del suo viaggio di scoperta Cece si ferma in Thailandia a tergiversare lungamente sul da farsi. Un paio d'incontri fortuiti le daranno la giusta spinta per compiere letteralmente il volo verso l'Australia sulle orme di Kitty McBride, la regina delle perle.
La vicenda è godibile però insomma, diciamocelo, un po' la solita storia della ragazza bella e forte ambita da due fratelli gemelli che più diversi non potrebbero essere...
Molto interessante è invece la parte del racconto che tratta della cultura aborigena e del pittore Albert Namatjira: come sempre la Riley intreccia la realtà storica con la fantasia inserendo nel racconto personaggi realmente esistiti. In questo modo ci da la possibilità di approfondire argomenti non proprio di dominio pubblico ma veramente interessanti.
Per le amanti della saga ovviamente consiglio questo romanzo così come ho consigliato quelli precedenti.
Continua anche il mistero si Pa' Salt.... chissà cosa ci riserverà il finale!
GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀❀