Montanari Family

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venerdì 8 ottobre 2021

VdL - Qualcosa, là fuori, Bruno Arpaia

 Letto al termine della torrida estate 2021, dopo mesi di siccità e di temperature estreme, questo libro ha qualcosa di terribilmente profetico. 

Livio è un anziano professore di neuroscienze e, insieme a migliaia di altri persone, sta lasciando la desolata Italia a piedi, in cammino verso la Scandinavia, verso il miraggio dell'ultima terra abitabile. Ci troviamo infatti verso la fine di questo secolo, il cambiamento climatico si è drammaticamente compiuto: l'Europa del sud è un deserto inospitale e ridotto in povertà, chi ha il denaro sufficiente migra verso nord clandestinamente ... vi suona famigliare vero?... Durante il lungo e pericoloso cammino del convoglio, Livio ripercorre la sua vita fin dall'infanzia ed in parallelo ad essa ci mostra i cambiamenti del clima della Terra ed i loro effetti. L'ultima speranza dei migranti è quell'ultimo lembo di terra a nord ancora coltivabile.

Alla luce di quello che ogni giorno vediamo, ormai con i nostri occhi non importa la TV, leggere questo breve libro è un pugno in piena faccia, è un senso di inesorabilità riguardo quello che ci aspetta e aspetta le generazioni più giovani. Infatti il Livio bambino è praticamente un coetaneo delle mie figlie... E, scusate, ma oggi non ho più il timore che quello che scrive si avveri ... ne ho la certezza.

Sarò "vecchia" ma non nutro più molte illusioni sulla possibilità do poter tornare indietro. Anche la scienza dice che ormai siamo troppo oltre, il riscaldamento è innescato e, anche nella migliore delle situazioni, continuerà comunque per decenni. Il problema è che io ormai non credo più neanche alla migliore delle situazioni. Credo anzi che nessuno farà niente per salvarci dall'autoestizione (autoestinzione ... ma si può essere più cog****i!), nessuno farà assolutamente niente per limitare il danno e marceremo tranquilli, tronfi e stupidi verso la distruzione di un miracolo dell'universo: la nostra casa.

Peccato però che, invece, la nostra casa non morirà affatto. Moriremo noi. La Terra sopravviverà, col tempo guarirà e forse, se qualcuno sarà sopravvissuto, ricomincerà da capo. Spero meglio. Spero.

Per quanto riguarda la nostra generazione, che sembrava la più fortunata di tutte, se nel frattempo non saremo morti per qualche altro virus o  batterio, assisteremo allo scempio del nostro bel mondo. Soffriremo il caldo, la sete, la fame, la mancanza di risorse naturali, i disordini sociali che ne scaturiranno... Non è solo un libro, succederà. Forse sta già succedendo. Ma il nostro piccolo orticello è più interessante e meno impegnativo da guardare. E allora giriamo la testa, chiudiamo gli occhi, diciamo che non dipende da noi, ma invece dipende anche da noi. Come cantava Da Gregori "la storia siamo noi ... siamo noi che abbiamo tutto da vincere e tutto da perdere".

Leggetelo e, se vi pare il caso, riflettete.

Bruno Arpaia


GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀❀

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