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venerdì 27 novembre 2020

VdL - Almost Blue, Carlo Lucarelli - Serie Grazia Negro II

 Come vi avevo promesso parlando di "Lupo Mannaro", eccomi a proseguire nella recensione della serie che vede protagonista l'ispettore di polizia Grazia Negro.

C'è un'assassino a Bologna. Un killer che si reincarna nelle sue vittime. L'ispettore Grazia Negro ha ancora un superiore, Vittorio Poletti, che la tratta un po' come una bimba e da cui Grazia un po' dipende come accadeva con Romeo in Lupo Mannaro. Ma stavolta è Grazia a svolgere le indagini, sola; sì perché nessuno crede all'esistenza di questo serial killer che, dopo aver ucciso, prende le sembianze di una delle vittime. 

A Bologna c'è anche un ragazzo cieco, Simone Martini, che la notte fruga la città con il suo scanner, ascoltando le conversazioni degli altri al suono di Almost blue di Chet Baker. 

Dallo scanner di Simone una notte esce una voce, una voce verde che fa venire i brividi. Ma più tardi esce anche un'altra voce, blu, blu come le cose più belle un ragazzo cieco dalla nascita possa immaginare: è la voce di Grazia.

Insieme, Grazia e Simone, dovranno trovare quella voce verde. La voce di qualcuno, l'Iguana, che si aggira per Bologna con delle cuffie calate sulle orecchie ed il suono del rock duro che martella forte nei timpani: l'unica musica che può attutire il suono delle campane dell'inferno.

Forse alcuni di voi avranno visto il film tratto da questo libro. Io no. Può sembrare una contraddizione ma non amo i thriller, mi fanno paura. Un libro thriller me lo gestisco io nella mia testa, ma le immagini crude sulle schermo proprio non le reggo. Dico questo perché immagino che qualche scena un po' forte in questo film ci dev'essere stata per forza. Ad ogni modo il centro della narrazione è la figura di Grazia, molto maturata rispetto al primo libro, anche se anagraficamente giovanissima. Quello che mi piace è il suo essere estremamente umana; non ci troviamo di fronte ad un supereroe, ma ad una donna vera. Appunto, una donna prima di ogni cosa; ha le sue debolezze, le sue paure, le sue intuizioni ed anche gli errori. Ama, come ogni giovane donna. Lotta e non molla la presa, come un poliziotto deve fare. Ha paura, perché quello che ha di fronte è un serial killer psicopatico e con questi c'è poco da scherzare. Ce la farà Grazia, con molti lividi, tagli, ferite, vere e spirituali e forse non tutti torneranno a casa con lei. Ma lo prenderà, perché i poliziotti si dicono "dai che lo prendiamo; prima o poi lo prendiamo". Perché è quello che le dice il suo superiore: "prendilo, bambina, prendilo".

Non un capolavoro indimenticabile, ma a me piace.

Carlo Lucarelli

GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀

Altri bei suggerimenti di lettura li trovate oggi come tutti i venerdì sul blog di Homemademamma.

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